BUON COMPLEANNO, TONY!
Sguardo sinistro, pelle cotta dal sole, capelli corvini, laconico o collerico. Tony Sperandeo, da almeno quattro decenni, è l'effige della sua amata Isola e di quella Palermo in cui settant'anni fa nacque, e nei cui tratti caratteristici è rimasta scolpita. Dagli inizi nel cabaret col duo "Alamia & Sperandeo", portando in scena la musica popolare siciliana, all'esordio cinematografico con i fratelli Taviani in "Kaos", nel 1984.
Il segreto del successo? Il suo accento marcatamente siculo come il suo volto da "duro" che gli hanno permesso di caratterizzare con talento e disinvoltura soprattutto loschi figuri, lavorando con registi del calibro di Squitieri, Damiani e Marco Tullio Giordana, che ne "I cento passi" gli affidò il ruolo del boss Tano Badalamenti, con cui ottenne un David di Donatello. In Continente, però, tutti lo ricordano anche per le sue numerose partecipazioni televisive, tra miniserie e fiction, da "La piovra" fino a "La squadra", dove interpretava l'ironico e taciturno sovrintendente Sciacca. È vero, a molti attori non piace cadere nel cliché, legarsi per sempre a un'immagine da veicolare sempre alla stessa maniera. Ma come è accaduto a Franco Franchi e a Ciccio Ingrassia, a Tiberio Murgia (sardo di nascita ma siciliano ad honorem) e a Nino Frassica, anche Tony Sperandeo è destinato a essere e rimanere semplicemente "'U siciliano". Con l'orgoglio, l'affetto e la riconoscenza verso chi ha fatto del suo volto una "bandiera", da sventolare con fierezza e compiacimento. E noi, popolo di suoi estimatori, ci auguriamo che quel vessillo possa ondeggiare ancora a lungo. Buon compleanno, Tony!
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