LEARCO GUERRA: LA LOCOMOTIVA UMANA
Spingeva sui pedali come pochi. Con la forza di chi conosceva la fatica (era un manovale) e la consapevolezza di chi sapeva che, nella vita, tutto è da conquistare. La Milano-Sanremo del 1928, l'incontro con Costante Girardengo, la Maino e l'inizio di una carriera strepitosa bruciata tra tappe, vittorie e sfide memorabili. Learco Guerra, "la locomotiva umana", macinava chilometri come nulla, ricurvo sul manubrio, dritto verso l'obiettivo, tra Giro d'Italia e Tour de France, contendendosi la vittoria con "L'imbattibile" Binda.
Divenuto professionista quasi trentenne, si dedicò poi alla direzione sportiva e alla produzione di biciclette, prima che il Parkinson arrestasse la sua corsa, portandoselo via il 7 febbraio 1963. Sessant'anni dopo, però, le sue imprese sono ancora vive nella memoria del ciclismo (e non solo). Di seguito vi ripropongo l'articolo da me redatto qualche mese fa, nell'anniversario della sua nascita, per ripercorrere vita, opere ed emozioni di uno dei più straordinari ciclisti italiani.
L'articolo è fruibile al seguente link: https://ilrestodelmarino.blogspot.com/2022/10/guerra-eroe-pedali-era-un-manovale.html
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