SAPORE DI MARE: IL "DOLCE" AROMA DELLA NOSTALGIA
"Un'estate negli anni '60". Così recitano i titoli di testa di un film che compie oggi quarant'anni - usciva nelle nostre sale il 17 febbraio 1983 - ma che, già allora, ci catapultava in un'epoca ancora più lontana, dove la giovinezza, l'allegria, il saper ridere, scherzare e ballare erano quanto di più caro si possedesse. Attraverso le calde "corde" di Pino Locchi, voce narrante, Carlo Vanzina ci racconta Forte dei Marmi, la celebre località balneare ai suoi antichi splendori. Sono gli anni '60, quelli del "Boom economico", della musica leggera, degli amori estivi che duravano il tempo di un ballo "a 45 giri" o, al più , quei quindici/venti giorni di vacanze. È quello che succede tra Luca (Jerry Calà) e Marina (Marina Suma), il figlio di un ricco industriale milanese (il "cumenda" Ugo Bologna) e l'affascinante piccolo-borghese napoletana sbarcata per la prima volta sul litorale toscano con la sua chiassosa famiglia. Lui è un tipo scherzoso, che sa divertirsi e divertire, che ama conquistare le donne senza avere mai intenzioni serie.
Luca (Jerry Calà) e Marina (Marina Suma). |
Lei, invece, una bellissima ragazza stufa del suo fidanzato (che ha lasciato a Napoli), scontenta di essere in vacanza lì fino a quando non si innamora di quel ragazzo così allegro, dandogli anche la prova d'amore, per poi essere abbandonata - non senza remore. Attorno a loro, altri giovani ragazzi che passano le loro giornate tra un bagno al mare, stupidi scherzi al corpulento bagnino Morino (Ennio Antonelli), un drink al bar, una passeggiata in bicicletta, scorribande in Vespa, un "Hully Gully" e un twist la sera, alla "Capannina" di Franceschini. C'è Felicino (Christian De Sica), fratello di Luca e fidanzato della frizzante Susan (Karina Huff), che perde la testa per Paolo (Angelo Cannavacciuolo), fratello timido e impacciato di Marina. Ci sono i marchesini Pucci (Angelo Maggi e Paolo Baroni), indivisibili fratelli di sangue blu e ilarità toscana. E poi la bella Selvaggia (Isabella Ferrari), innamorata di Gianni (Gianni Ansaldi), studente di filosofia che aspira a diventare giornalista, che si innamora di Adriana (Virna Lisa), affascinante cinquantenne amica della madre, annoiata da un a vita grigia e da un marito (Guido Nicheli) troppo preso dal lavoro e dalla passione per le sue auto.
Tra "Abbronzatissima" di Vianello e "Una rotonda sul mare" di Bongusto, tra i Rokes e Caterina Caselli, nota dopo nota, le storie di questi (e altri) personaggi ci raccontano la giovinezza perduta vissuta dai fratelli Vanzina (Carlo ed Enrico, autori anche del soggetto e della sceneggiatura), presentandoci un affresco simpatico e scanzonato dei briosi anni '60, pieni di vita, musica e ottimismo, che scompare lasciando il posto alla nostalgia sul finale del film, quando si fa un balzo avanti nel tempo all'estate del 1982, alla vecchia "Capannina", dove alcuni protagonisti si ritrovano ormai quarantenni, alcuni sposati (Paolo e Susan, Marina con suo marito), altri sposati e separati (Selvaggia) o scapoli impenitenti (Luca, Felicino e Gianni, ormai giornalista), ma tutti, tutti, avvolti da una feroce nostalgia (col sottofondo di "Celeste nostalgia" di Cocciante) per quel che erano stati e non sono più.
Il cast principale. Da sinistra, in piedi, Gianni Ansaldi, Isabella Ferrari, Angelo Cannavacciuolo e Karina Huff. Da destra, seduti, Christian De Sica, Marina Suma, Jerry Calà e Virna Lisi. |
Soprattutto Marina e Luca, che si ritrovano lì, per caso, invecchiati fuori ma giovani dentro, a ricordare, tra languidi sguardi e dolci parole (il biglietto che Luca fa recapitare a Marina prima che lasci il locale), un passato felice, dove tutto sembrava più bello. La pellicola, al tempo, fu un grande successo di botteghino e negli anni è diventato un vero classico della commedia all'italiana grazie alla bravura dei fratelli Vanzina, audaci nel puntare su giovani attori allora sconosciuti (come Christian De Sica), stelle del passato (Virna Lisi, che si guadagnò un David di Donatello e un Nastro d'Argento) e grandi caratteristi (Ugo Bologna, Guido Nicheli, Ennio Antonelli) creando un armonico disegno di scenari e personaggi indimenticabili, facendo leva su emozioni e sentimenti, e omaggiando anche i loro illustri natali (nell'arena estiva dove i ragazzi si recano viene proiettato "I due colonnelli" con Totò, capolavoro di Steno, papà del regista). Insomma, dopo quattro decenni di successo, "Sapore di mare" lascia ancora quel "dolce" aroma di nostalgia mista a salsedine, dove la musica, assoluta protagonista, restituisce in maniera sincera suggestioni e ricordi in grado di provocare un tuffo al cuore anche a chi quegli anni non li ha vissuti ma avrebbe tanto voluto.
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