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"ANCHE QUEST'ANNO SARÀ COME GLI UOMINI LO FARANNO": AUGURI!



"Indovinami, Indovino,

tu che leggi nel destino:

l'anno nuovo come sarà?

Bello, brutto o metà e metà?


Trovo stampato nei miei libroni

che avrà di certo quattro stagioni,

dodici mesi, ciascuno al suo posto,

un Carnevale e un Ferragosto

e il giorno dopo del lunedì

sarà sempre un martedì. 


Di più per ora scritto non trovo

nel destino dell'anno nuovo:

per il resto anche quest'anno

sarà come gli uomini lo faranno!"


Sarebbe bello poterlo sapere. O forse no. Forse il dubbio rende tutto più interessante e avvincente? Non lo so, però su una cosa Gianni Rodari aveva ragione da vendere: "anche quest'anno sarà come gli uomini lo faranno!". Sono leggermente immalinconito, più del solito. Credo sia una cosa normale a poche ore dalla mezzanotte del 31. "Anno nuovo, vita nuova!", brindisi, auguri, buoni propositi. Tutto bellissimo, naturalmente. Ma basta? Basta questo a garantirci che il nuovo anno possa essere migliore di quello precedente? Lo spero, ma mai come adesso la paura che le mie aspettative vengano deluse è tanta. Il 2022 è stato un anno molto importante. Ero convinto che mi avrebbe dato tanto e così è stato. "Volere è potere", recita un vecchio detto e evidentemente deve essere vero. 



Tra speranze non deluse e soddisfazioni raggiunte, l'anno che ci apprestiamo a salutare mi ha stupito profondamente, regalandomi anche più di quel che speravo. Certo, ci sono stati anche tanti momenti di sconforto, giornate tristi. Ma il bilancio di fine anno è sicuramente positivo. E adesso? Cosa ci attende in questo anno nuovo? Di aspettative ne ho tante, anche di più rispetto allo scorso anno. Forse proprio per tale ragione ho ancora più timore di sbagliare e di rimanere deluso. Perché è vero, "L'anno che verrà" ce lo costruiamo noi, con i nostri sogni e le nostre forze. Per carità, non tutto, per fortuna, dipende dalla propria volontà, ma il nostro contributo è fondamentale alla buona riuscita delle cose. Ebbene, cari lettori e care lettrici, prima di lasciarvi ai calici di spumante e ai vostri personali desideri per questo 2023, vi ringrazio per questi dodici mesi trascorsi insieme, voi a leggere e io a scrivere, nella speranza che continuerete ad esserci anche domani. Ma soprattutto vi auguro di mettere in pratica quanto diceva Rodari. Sappiate costruire il "vostro" anno come lo desiderate dal profondo del cuore. Forse ci riuscirete, forse no, ma almeno potrete dire di averci provato. Io farò così. Auguri!


                                                                                                                                                       A.M.M.

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