ADEUS, PELÉ!
Profilo scuro, sorriso bianco. Eleganza, signorilità, talento. Un pallone che corre e dietro lui, a guidarlo sul campo, seguendo tragitti dal sapore della fatica e della tenacia. Nessuno più di lui ha rappresentato il Calcio, lo Sport puro e genuino prima che diventasse un business. Dagli stenti dell'infanzia alla gloria delle arene calcistiche più prestigiose, tra goal stupefacenti e titoli conquistati col sudore e col sorriso. Sì, un sorriso che possiede soltanto chi è in pace con se stesso, chi si è guadagnato tutto da solo, con la testa e con i piedi.
Quel sorriso, ieri, si è spento, ma la sua leggenda prosegue altrove. Perché Lassù, tra palleggi e passaggi, Pelé ha ritrovato un altro eroe normale con cui continuare a giocare: Diego Armando Maradona. "Maradona è megl' 'e Pelé", sentenziava un vecchio coro qualche decennio fa. Da profano, non saprei dire se fosse vero oppure no. Di sicuro, nello "Stadio Paradiso" questa rivalità non conta più. Conta invece aver regalato sogni, emozioni, sorrisi e lacrime di gioia. E in questo, l'uno e l'altro, sono stati Campioni a pari merito, nei cuori dei tifosi e negli annali della storia, calcistica e non. Adeus, Pelé!
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