BUON COMPLEANNO, GIANCARLO!
Sguardo limpido e penetrante su un volto da sempre pieno di fascino. Dai tempi di Pasqualino Settebellezze, l'invenzione di "mamma" Lina che tenne a battesimo quel figlio nei "musicarelli" della Pavone, per poi unirlo per sempre alla Mariangela nazionale. Ma Giancarlo Giannini, con la sua folta capigliatura bianca, una leggera peluria candida sul mento e i suoi ottant'anni, segnato da qualche ruga in più ha conquistato quella bellezza che va ben oltre l'estetica, raggiungendo orizzonti sconfinati. E di orizzonti, Giancarlo Giannini, ne ha cambiati tanti.
Nato a La Spezia - il 1° agosto 1942 -, cresciuto a Napoli, diplomato perito elettrotecnico - l'elettronica è tuttora una sua grande passione - all'"Alessandro Volta", diplomato poi attore all'Accademia D'Arte Drammatica di Roma iniziò a lavorare in teatro giovanissimo. A consacrarlo al palcoscenico ci pensò Zeffirelli, affidandogli il ruolo di Romeo, l'innamorato suicida, nel dramma shakespeariano più famoso di tutti i tempi. Erano gli anni sessanta. Giancarlo era biondo, sbarbato e magrissimo. Col candore della giovinezza e del bianco e nero, raggiunse la popolarità in "David Copperfield", l'epico sceneggiato di Anton Giulio Majano. Fu però il "colore" a consacrarlo definitivamente alla fama, grazie a Lina Wertmüller che, dopo averlo fatto esordire in "Rita la Zanzara", un simpatico "musicarello" cucito addosso a Rita Pavone, lanciò nel firmamento cinematografico quel giovane così affascinante, anche nei panni di eccentrici operai, contadini e proletari in film indimenticabili tanto quanto i loro lunghissimi titoli. "Mimì Metallurgico ferito nell'onore", "Film d'amore e d'anarchia - Ovvero "Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza..."", "Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto", consegnarono all'eternità lui e la sua metà artistica, l'indimenticata Mariangela Melato. E poi ancora "Pasqualino Settebellezze", che gli valse una nomination all'Oscar aprendogli le porte di Hollywood, dove Giannini lavorò con grandi registi, prestando anche la propria calda voce come doppiatore a molte star internazionali. Ma l'Italia, la sua cultura, la sua storia, la sua arte (ha anche collaborato con Alberto Angela nella serie "Stanotte a...") restano nel suo cuore, ed è proprio qui che Giancarlo Giannini ha maturato il suo talento, tra teatro, cinema e tv (è stato un memorabile Carlo Alberto Dalla Chiesa in una miniserie Mediaset). Forse anche per questo, per la sua sconfinata passione per il suo lavoro, per il suo pubblico, Giancarlo Giannini è riuscito a scavalcare i decenni, ad invecchiare bene, come un buon vino che conserva sempre le sue qualità migliori. Umiltà, eleganza, fascino, discrezione sono i caratteri che fanno di lui il grande artista che è. Ma non ci basta. Noi vogliamo ancora poter godere della sua presenza, della sua recitazione misurata e appassionata, drammatica o comica, dei suoi limpidi occhi azzurri e di quel sorriso incorniciato da una sottile barba bianca, specchio anch'essa di una lunga vita trascorsa in scena e per la scena. Così è stato e così, speriamo, sarà ancora per tanto tempo. Buon compleanno, Giancarlo!
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