"LA RONDINE": VENT'ANNI DI UN GARRITO D'AMORE E POESIA
Nessuno mi toglie dalla testa che sia andata così. Sono convinto che Mango abbia scritto una delle sue canzoni più celebri ammirando "il cielo sopra Sant'Antuono". Lo stesso pezzetto di cielo che, fin dall'infanzia, ammiro anch'io, abitando a pochi passi da quella che era casa sua, in via Sant'Antuono, nel centro di Lagonegro, città in cui Pino Mango - perché noi compaesani lo abbiamo sempre chiamato così - nacque e vide crescere il suo talento. Pochi giorni fa, ammirando quel pezzetto di cielo, ho ripensato a "La rondine" (link al video https://youtu.be/6hX-5NAp41I), il famoso brano che Mango pubblicò esattamente vent'anni fa, il 3 maggio 2002, come estratto dell'album "Disincanto" - che uscì alla fine dello stesso mese.
Di rondini, in questa porzione di cielo, se ne possono ammirare tantissime fin dalla fine d'aprile. Da ragazzino, il canto di questi eleganti uccelli mi rendeva consapevole della imminente fine della scuola. Il mese di maggio rappresentava l'ultimo sforzo prima dell'agognata libertà dai compiti e dalla schiavitù scolastici. E anche "La rondine" di Mango mi ha sempre dato un grande senso di leggerezza e felicità. Mi è sempre piaciuto pensare che, mentre io ammiravo le rondini svolazzare sopra il mio balcone, Pino Mango, qualche metro più sopra, dal suo giardino, le osservava e componeva quel fantastico brano. Un brano che parla d'amore e di addii, di sofferenza, di sogni infranti, di speranze deluse. Una "rondine andata via", una persona speciale difficile da dimenticare, anche se ragione di sofferenze, tanto da definirla l' "unico amore" che rivivrebbe. Circostanze in cui, chiunque, prima o poi, si è ritrovato. Una storia sentita e risentita. Eppure, Pino Mango sapeva raccontare una semplice storia come questa con un testo che definire poetico è riduttivo e con un'interpretazione vocale insuperabile. Forse proprio perché narrata da un punto di vista speciale: quel pezzetto di cielo sopra Sant'Antuono. Quello in cui da sempre le rondini piroettano felici e leggiadre tra le nuvole, ritornando puntuali ogni anno. Come ritorna il ricordo di Mango, della sua voce e di quella canzone ad ogni garrito di rondine volata via.
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