ARETHA FRANKLIN, "REGINA DELL'ANIMA"
Potente, vellutata, elegante. La sua voce era come un vestito da sera, non passava mai di moda. Anzi, forse sarebbe meglio usare il presente, perché Aretha Franklin, the queen of soul, la regina del soul, è ancora qui, col suo profilo scuro, la sua grinta e le sue "corde" celestiali. Non a caso, i primi acuti cominciò a farli assieme alle sorelle nel coro della chiesa di suo padre, famoso predicatore battista, a Detroit, dove si trasferì bambina da Memphis - città in cui nacque il 25 marzo 1942. Iniziò col gospel, melodie celestiali, per poi cimentarsi con la musica del "diavolo" il rock 'n 'roll, passando per il jazz e il soul.
Alla fine degli anni '50, Aretha Franklin aveva già cominciato a farsi conoscere, ma fu alla fine del decennio successivo che la sua potenza sonora, spesso accompagnata dalla tastiera di un piano (strumento che sapeva suonare), squarciò i cieli della musica. I Never Loved a Man (The Way I Love You), Respect, Think, I Say a Little Prayer, (You Make Me Feel Like) A Natural Woman sono solo le più celebri canzoni che hanno scavalcato decenni e generazioni arrivando fin qui. Perché non la fermò la disco music, che per un po' parve oscurarle nuovi orizzonti discografici. Non la frenò il cambiamento della sua voce, a causa del fumo. E non ci riuscì nemmeno quel maledetto tumore al pancreas, che la consumò, a poco a poco, fino alla fine, sopraggiunta il 16 agosto 2018.
Non ci riuscì perché, lo dicevamo, Aretha Franklin è ancora qui. C'è la sua voce. Basta mettere su un vecchio disco, un CD oppure cercare un suo brano in una delle molteplici piattaforme digitali, ed ecco che il suo timbro torna a vibrare nell'aria. Un timbro speciale, in grado di regalare emozioni, di toccare il cuore, o meglio l'anima. Già, l'anima, quella che in inglese si dice "soul". E se Aretha Franklin era la "regina dell'anima" beh, non c'è altro da aggiungere.
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