IL "TEMPO" DEI MIRACOLI: BUON NATALE A TUTTI!
"Sono tempi cattivi, tempi faticosi, dicono gli uomini. Viviamo bene e allora i tempi sono buoni. Noi siamo i tempi: quali noi siamo, tali sono i tempi". Scriveva così Sant'Agostino in un suo sermone. Il suo intento è quello di spiegare come "i tempi" siano lo specchio della nostra condizione personale. Se i tempi sono buoni o cattivi dipende sostanzialmente dal nostro stato d'animo e dalle nostre azioni. Certo, non tutto dipende da noi. Questo virus, ad esempio, con cui conviviamo da ben due anni, non l'abbiamo di certo voluto. Ma se, nonostante la sua presenza sia ancora consistente, la sua pericolosità si sta lievemente riducendo il merito è anche nostro.
Perché abbiamo capito che l'unica soluzione possibile fosse quella di stare attenti, di limitare i contatti quando non necessari (sebbene con dispiacere), di vaccinarci. Fare fronte comune contro il pericolo, pensando non solo alla propria salute ma anche a quella dell'altro. Quest'anno il Natale - con tutte le precauzioni possibili - si è festeggiato e si festeggia con minori rinunce (ma non con meno paure). Cenone, scambio di regali, qualche visita ai parenti. Naturalmente, senza esagerare (si spera) e considerando sempre che "quello", il virus, sta sempre in agguato. Ma quello che noi credenti festeggiamo oggi, ovvero la nascita di Gesù, segna l'inizio di un nuovo capitolo per le nostre vite. Un piccolo miracolo per ciascuno di noi, pronto a rimettersi in moto verso "tempi" migliori. Alla luce delle luminarie, dei festoni e dei nastrini colorati, il Natale vuole concederci un'altra possibilità, per essere felici, per essere migliori. Ebbene, il mio personale augurio per tutti voi, cari lettori e care lettrici, è che questo giorno possa restituirci la speranza nel domani. Un domani di "tempi buoni" per tutti, con l'impegno di ciascuno. Perché come scriveva Gianni Rodari: "Se ci diamo una mano i miracoli si faranno e il giorno di Natale durerà tutto l'anno". Auguri!
A.M.M.
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