THEA PRANDI, LA VOCE DELL'AMORE
Fu uno dei grandi amori di Eduardo, la madre del suo erede artistico, ma fu prima di tutto una donna bella, solare, dalla voce melodiosa. La stessa che narrava le vicende di "Napoletani a Milano" (1953), perla cinematografica del Maestro De Filippo. Una delle poche occasioni in cui è possibile ancora oggi ascoltare la sua voce. Perché Thea Prandi, nativa di Alba, nel cuneese - dove nacque il 25 novembre 1925 -, di modesta estrazione sociale, iniziò la sua carriera nello spettacolo come cantante.
La sua anima canora, infatti, si legò nei primi anni '40 al Trio Primavera, un terzetto che faceva il verso al celebre Trio Lescano. Assieme ad Isa Bellini e Wilma Mangini, Thea Prandi diede prova delle sue qualità artistiche in due film: "L'allegro fantasma" (1941) di Amleto Palermi, accanto a Totò, e "Una famiglia impossibile" (1940) di Carlo Ludovico Bragaglia, in cui le tre si esibivano in alcuni brani.
Da sinistra, Wilma Mangini, Totò, Thea Prandi ed Isa Bellini ne "L'allegro fantasma" (1941) di Amleto Palermi. |
Ma già nel 1942, il Trio si sciolse ed ognuna proseguì per la sua strada. Thea Prandi diventò una soubrette della rivista. Nel 1947, durante uno spettacolo al Teatro dei Fiorentini di Napoli, Eduardo De Filippo che era già "Eduardo", la conobbe e se ne innamorò perdutamente. Nonostante venticinque anni di differenza, Thea Prandi ricambiò quel sentimento dando inizio ad una relazione dalla quale vennero alla luce due bambini: Luca, nel 1948, e Luisella, nel 1949. La loro unione venne però regolarizzata soltanto nel 1956, dopo l'avvenuto annullamento del primo matrimonio di Eduardo con Dorothy Pennington.
Thea Prandi con Eduardo De Filippo e i loro due figli, Luca e Luisella. |
Tuttavia il loro idillio finì poco tempo dopo, segnato anche da un grave lutto: la prematura scomparsa di Luisella, avvenuta per una emorragia cerebrale mentre era in vacanza sul Monte Terminillo, nel 1960. Un dolore atroce per Eduardo (che pensò addirittura di mollare tutto) e per Thea, già minata dalla malattia. E forse quella sofferenza contribuì all'aggravarsi delle sue condizioni di salute, tanto è vero che un anno e mezzo dopo, l'8 giugno 1961, Thea Prandi se ne andò, volando via con la stessa leggerezza della sua voce.
Una voce che ha sofferto, una voce che ha gioito, ma una voce che ha soprattutto amato e che - premettendo la scarsa disponibilità di fonti -, a sessant'anni dalla sua scomparsa, sarebbe giusto riscoprire.
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