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 ADDIO, "ROSSA"!


 Erano le "belve" della musica leggera italiana. Lei la "Pantera", Mina la "Tigre" e Iva Zanicchi "L'Aquila", a cui si aggiungeva anche il candido "Usignolo" Orietta Berti. Milva ha smesso di "ruggire" dopo oltre cinquant'anni di attività: dalle balere della sua Goro, in Emilia Romagna - dove era nata il 17 luglio 1939 - ai palcoscenici e ai teatri di tutto il mondo. 



Fu in tournée con Astor Piazzolla, collaborò con Franco Battiato, con Ennio Morricone, con Enzo Jannacci, che per lei scrisse "La rossa", ispirato alla sua chioma: indimenticabile forse più delle sue canzoni. Lavorò in teatro, portò Brecht in tv diretta da Strehler, e sul piccolo schermo apparve in programmi e varietà di successo.

Ma è stata senza dubbio la sua energia, la sua voce così profonda e sensuale a fare di lei una vera "belva" della musica. Passionale come i suoi lunghi capelli color rame, Milva ci ha fatto emozionare fin dal primo ascolto con canzoni entrate nella storia.

Regina di presenze e mai di vittorie al Festival di Sanremo, vi tornò nel 2007, con un brano che sembrava ispirato alla sua persona: "The show must go on". Mentre lei si ritirò, tre anni dopo, appendendo il microfono al chiodo, e rifugiandosi nella sua casa di Milano, accudita dalla figlia, che ritirò il suo premio alla carriera sul palco dell'Ariston nel 2018. La sua salute era già compromessa, e oggi la "Pantera" ha ritratto gli artigli per sempre. La sua musica, però, continuerà a farci compagnia. Perché "lo spettacolo deve andare avanti" e la sua voce ce lo permetterà. Addio, "Rossa"!


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