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 RICCARDO MANTONI, LA VOCE DEL SORRISO


Aveva un bel sorriso, ma furono pochissime le occasioni in cui poterlo sfoggiare, in pubblico si intende. Perché Riccardo Mantoni, in quarant'anni di carriera, ha nascosto il suo volto dietro un microfono. Amava la recitazione, si diplomò in una filodrammatica, ma a differenza del fratello minore Corrado, uno dei "padri" della televisione italiana, aveva sempre un po' timore di apparire. Così poco più che ventenne - era nato, a Roma, l'8 maggio 1918 - partecipò ad un concorso dell'EIAR.




Via etere, la voce di Riccardo Mantoni raggiunse le case di tutti gli italiani, sia come radiocronista che come attore, ma si occupò anche della regia di numerose opere di rivista per la Compagnia del Teatro Comico Musicale.

Tuttavia Mantoni fu soprattutto un grande autore, realizzando numerosi programmi che hanno fatto la storia della radio nazionale:  "Oplà" (1947), la trasmissione che lanciò Alberto Sordi,  "Rosso e nero" (1951), "Il fiore all'occhiello" (1957), con Carlo Dapporto e Delia Scala. Per non parlare poi della celeberrima "Corrida", realizzata col fratello Corrado: dalla prima edizione radiofonica del 1968 fino all' edizione televisiva andata in onda su Canale 5 a partire dagli anni '80. Ma fu anche l'ideatore de "Il pranzo è servito" (1982), altro programma di successo - sempre Mediaset - condotto dal fratello.

Una carriera legata alla sua voce, dunque, e alla sua intelligenza, a dispetto di un sorriso, celato per anni dietro le quinte di uno studio televisivo o radiofonico, praticamente fino alla fine, sopraggiunta il 14 aprile 1991.

Ebbene, a trent'anni esatti dalla sua scomparsa, credevo fosse giusto ricordare questa grande "penna" dell'intrattenimento nazionale. Forse meno celebre del Corrado nazionale, ma altrettanto indimenticabile.

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