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TIBERIO MURGIA, IN ARTE "FERRIBOTTE"

  È stato l'ultimo ad andarsene via: l'ultimo componente della gloriosa banda di ladruncoli ("I soliti ignoti" di Monicelli) che nel lontano 1958 tentarono il colpo al Monte di pietà conquistando un piatto di pasta e ceci.



E, forse, Tiberio Murgia è stato anche l'unico - insieme a Pisacane/Capannelle - ad essere rimasto legato a quell' interpretazione per tutta la vita. D'altra parte, è proprio grazie al personaggio di Michele detto "Ferribotte" se Murgia riuscì a improvvisarsi attore cinematografico per caso: scoperto da Monicelli in una trattoria romana dove lavorava come lavapiatti. Murgia era arrivato lì dalla sua Sardegna - dove era nato, ad Oristano, il 5 febbraio 1929 - dopo un passato rocambolesco: figlio di povera gente che pativa la miseria e la fame, giovanissimo militante nel Pci, minatore a Marcinelle (sopravvissuto per miracolo al disastro del '56), e marito con figli a carico "scappato" dagli obblighi coniugali per dar sfogo alla sua passionalità da viveur. Le donne, infatti, hanno avuto sempre un ruolo fondamentale nella sua esistenza (due mogli e molte altre relazioni fino in tarda età). E forse anche questo, insieme al suo aspetto - bassino, moro, con quei baffetti appuntiti e le sopracciglia arcuate -, ha fatto di lui un vero siculo. Merito anche del doppiaggio di Renato Cominetti, che plasmò la propria voce sulla mimica di Murgia, facendone un siciliano "doc".
D'altro canto, oltre che ne "I soliti ignoti" di Monicelli e nei due sequel ("Audace colpo dei soliti ignoti" di Loy e "I soliti ignoti vent'anni dopo" di Todini), Tiberio Murgia ripropose per oltre cinquant'anni lo stereotipo del siciliano geloso, possessivo e fumantino, passando dalla "commedia all'italiana" a quella "sexy" fino ad arrivare alle moderne fiction televisive.
Ebbene oggi, a dieci anni dalla sua scomparsa, voglio ricordare Tiberio Murgia, in arte "Ferribotte", riproponendovi quest'articolo da me redatto lo scorso anno, in occasione del novantesimo anniversario della sua nascita.

L'articolo è fruibile al seguente link:
https://ilrestodelmarino.blogspot.com/2019/02/il-sardo-che-invento-il-siciliano.html

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