L'INDIMENTICABILE BICE
Se ne andò all'improvviso, per colpa di un tumore, ma ancora oggi, dopo quarant'anni, la sua immagine è viva nel ricordo del pubblico e dello spettacolo italiano. Bice Valori - straordinaria attrice italiana - ha senza dubbio lasciato il segno. In coppia con Paolo Panelli, suo compagno in scena e nella vita, ci ha regalato performance televisive indimenticabili, ma è stata anche una grande interprete sul palcoscenico oltre che al cinema.
Di origini fiorentine, Bice Valori nacque a Roma il 13 marzo 1927. Diplomatasi all'Accademia d'arte drammatica e laureatasi in Lettere alla "Sapienza" di Roma, iniziò a lavorare in radio alla fine degli anni '40, nella celebre rivista radiofonica "La bisarca" di Garinei & Giovannini. Nello stesso periodo, esordì anche in teatro, diretta da Orazio Costa in diversi spettacoli, accanto al marito Paolo Panelli (due anni più grande di lei, conosciuto proprio in Accademia) e con altri grandi artisti, come Nino Manfredi, Tino Buazzelli e Walter Chiari.
Bice Valori con il marito Paolo Panelli.
Piccola di statura, dall'aria vivace e dotata di una incredibile verve comica, Bice Valori trovò il suo habitat naturale nella rivista, in spettacoli come "Controcorrente" e "Senza rete", ma soprattutto nel teatro comico musicale di Garinei & Giovannini. Interpretò la sorella del protagonista in "Rugantino", sia nell'edizione del 1962 con Nino Manfredi - sbarcata in America -, sia in quella del 1978 con Enrico Montesano. Ma partecipò anche ad altre celebri commedie come "Aggiungi un posto a tavola" (1975) e "Accendiamo la lampada" (1979).
Bice Valori con Aldo Fabrizi ed Enrico Montesano in "Rugantino" (1978).
Anche al cinema Bice Valori seppe dar prova della sua comicità esilarante, regalando gustose caratterizzazioni di donne del popolo, massaie e cameriere, al fianco di celebri comici come Totò ed Aldo Fabrizi. Il grande schermo, però, non ne esaltò mai al massimo le potenzialità, fatta eccezione per alcuni ruoli, come la moglie del moribondo dottor Bui, sedotta dal dottor Guido Tersilli (Alberto Sordi) ne "Il medico della mutua" (1968) di Luigi Zampa. Oppure quello di Rosa De Barberis, nel film musicarello "Il suo nome è Donna Rosa" (1969) di Ettore Maria Fizzarotti, accanto ad Al Bano e Romina Power.
La sua prima passione, però, restò fino alla fine il teatro. Accanto all'inseparabile Panelli, Bice Valori si esibì sul palcoscenico fino a pochi mesi prima della morte. Infatti, nel gennaio del 1980, era ancora in scena con il sopracitato "Accendiamo la lampada".
Da sinistra: Ave Ninchi, Aldo Fabrizi, Bice Valori e Paolo Panelli in "Speciale per noi".
Fu quella la sua ultima apparizione in pubblico. Infatti, fu costretta abbandonare lo spettacolo in quanto ricoverata d'urgenza in una clinica romana per un tumore maligno, che se la portò via nel pomeriggio del 17 marzo 1980, lasciando un vuoto grande nello spettacolo e nel teatro italiano ma soprattutto nella sua famiglia, la figlia Alessandra Panelli (anche lei divenuta attrice e regista) e il marito Paolo, che la seguì diciassette anni dopo.
Sottolineare il legame forte, sincero, quasi simbiotico tra Bice Valori e Paolo Panelli significa ripercorrere - a mio avviso - l'ossatura dello spettacolo italiano, che si parli di teatro o televisione. In effetti, ben quattro decenni fa, con la scomparsa di Bice, una parte di Paolo - che successivamente continuerà ancora a recitare - andò via con lei. Per questo, mi farebbe piacere che queste poche parole spese su Paolo Panelli, a cui spero ben presto di dedicare ampio spazio, valgano come omaggio anche a questo "grande uomo" - statura a parte -, vissuto alla luce, più che all'ombra, di una brillante interprete quale Bice Valori è stata.
Se ne andò all'improvviso, per colpa di un tumore, ma ancora oggi, dopo quarant'anni, la sua immagine è viva nel ricordo del pubblico e dello spettacolo italiano. Bice Valori - straordinaria attrice italiana - ha senza dubbio lasciato il segno. In coppia con Paolo Panelli, suo compagno in scena e nella vita, ci ha regalato performance televisive indimenticabili, ma è stata anche una grande interprete sul palcoscenico oltre che al cinema.
Di origini fiorentine, Bice Valori nacque a Roma il 13 marzo 1927. Diplomatasi all'Accademia d'arte drammatica e laureatasi in Lettere alla "Sapienza" di Roma, iniziò a lavorare in radio alla fine degli anni '40, nella celebre rivista radiofonica "La bisarca" di Garinei & Giovannini. Nello stesso periodo, esordì anche in teatro, diretta da Orazio Costa in diversi spettacoli, accanto al marito Paolo Panelli (due anni più grande di lei, conosciuto proprio in Accademia) e con altri grandi artisti, come Nino Manfredi, Tino Buazzelli e Walter Chiari.
Bice Valori con il marito Paolo Panelli.
Piccola di statura, dall'aria vivace e dotata di una incredibile verve comica, Bice Valori trovò il suo habitat naturale nella rivista, in spettacoli come "Controcorrente" e "Senza rete", ma soprattutto nel teatro comico musicale di Garinei & Giovannini. Interpretò la sorella del protagonista in "Rugantino", sia nell'edizione del 1962 con Nino Manfredi - sbarcata in America -, sia in quella del 1978 con Enrico Montesano. Ma partecipò anche ad altre celebri commedie come "Aggiungi un posto a tavola" (1975) e "Accendiamo la lampada" (1979).
Bice Valori con Aldo Fabrizi ed Enrico Montesano in "Rugantino" (1978).
Anche al cinema Bice Valori seppe dar prova della sua comicità esilarante, regalando gustose caratterizzazioni di donne del popolo, massaie e cameriere, al fianco di celebri comici come Totò ed Aldo Fabrizi. Il grande schermo, però, non ne esaltò mai al massimo le potenzialità, fatta eccezione per alcuni ruoli, come la moglie del moribondo dottor Bui, sedotta dal dottor Guido Tersilli (Alberto Sordi) ne "Il medico della mutua" (1968) di Luigi Zampa. Oppure quello di Rosa De Barberis, nel film musicarello "Il suo nome è Donna Rosa" (1969) di Ettore Maria Fizzarotti, accanto ad Al Bano e Romina Power.
Bice Valori con Alberto Sordi ne "Il medico della mutua", uno dei suoi ruoli cinematografici più apprezzati.
La Valori, però, ebbe anche una fortunatissima popolarità televisiva. Celeberrima nel ruolo della integerrima direttrice di collegio ne "Il giornalino di Gian Burrasca" (1964) con Rita Pavone.
Ma fu soprattutto protagonista di indimenticabili siparietti in coppia col marito (la "sora Cecconi" e il "sor Cecconi", Il tassista e la cliente "tignosa") in celebri trasmissioni televisive, ma anche conduttrice di importanti varietà, come "Doppia coppia" (1969-1970) con Alighiero Noschese, in cui presentò lo sketch della "Sora Bice", la telefonista della Rai nata nella sua precedente carriera radiofonica. E poi "Speciale per noi" (1971), con Paolo Panelli, Aldo Fabrizi ed Ave Ninchi, e "Ma che sera" (1978), condotto ancora con Panelli e Raffaella Carrà.
In alto, Bice Valori nei panni della telefonista Bice.
In basso, con Paolo Panelli nello sketch del tassista.
Da sinistra: Ave Ninchi, Aldo Fabrizi, Bice Valori e Paolo Panelli in "Speciale per noi".
Fu quella la sua ultima apparizione in pubblico. Infatti, fu costretta abbandonare lo spettacolo in quanto ricoverata d'urgenza in una clinica romana per un tumore maligno, che se la portò via nel pomeriggio del 17 marzo 1980, lasciando un vuoto grande nello spettacolo e nel teatro italiano ma soprattutto nella sua famiglia, la figlia Alessandra Panelli (anche lei divenuta attrice e regista) e il marito Paolo, che la seguì diciassette anni dopo.
Sottolineare il legame forte, sincero, quasi simbiotico tra Bice Valori e Paolo Panelli significa ripercorrere - a mio avviso - l'ossatura dello spettacolo italiano, che si parli di teatro o televisione. In effetti, ben quattro decenni fa, con la scomparsa di Bice, una parte di Paolo - che successivamente continuerà ancora a recitare - andò via con lei. Per questo, mi farebbe piacere che queste poche parole spese su Paolo Panelli, a cui spero ben presto di dedicare ampio spazio, valgano come omaggio anche a questo "grande uomo" - statura a parte -, vissuto alla luce, più che all'ombra, di una brillante interprete quale Bice Valori è stata.
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