ADDIO A LUCIA BOSE': BELLEZZA E LIBERTA'
Bella, anzi bellissima e ribelle. Libera e fiera. Lucia Bosè è sempre stata così: da ragazzina dai grandi occhi tristi e da adulta e vissuta donna dai capelli blu, eccentrici proprio come lei.
La sua scomparsa, avvenuta oggi a Segovia, in Spagna, sua seconda patria, lascia un vuoto incolmabile nel mondo del cinema italiano. Quel mondo in cui era approdata quasi per caso
nei primi anni '50, scoperta da Luchino Visconti nella rinomata pasticceria Galli, a Milano - dove nacque il 28 gennaio 1931.
Dopo la vittoria al concorso di Miss Italia nel 1947, la sua carriera prese il volo grazie proprio a Luchino Visconti, che la segnalò a Giuseppe De Santis che la fece debuttare in "Non c'è pace tra gli ulivi", nel 1950, accanto a Raf Vallone.
Nello stesso anno, recitò al fianco di Massimo Girotti in "Cronaca di un amore", di Michelangelo Antonioni, che la diresse ancora ne "La signora senza camelie", nel 1953.
Ma Lucia Bosè fu anche la bella e giovane sartina che sognava di fare l'indossatrice nel capolavoro di Luciano Emmer "Le ragazze di piazza di Spagna" del 1952.
In alto, Lucia Bosè con il marito Luis Miguel Dominguin. In basso,
con Walter Chiari.
E molteplici furono le pellicole di piccolo e grande spessore che videro Lucia Bosè balzare agli onori della cronaca nel Dopoguerra, con la sua rara bellezza e il suo carattere indomito e libertino
che la portò a fare una scelta importante. In quegli anni, ebbe una lunga relazione con un grande attore italiano, Walter Chiari, innamoratissimo di lei, ma nel 1955, durante le riprese di un film in Spagna, si innamorò perdutamente e sposò il torero Luis Miguel Dominguin, per il quale lasciò il cinema e l'Italia, stabilendosi a Madrid, decidendo di dedicarsi alla famiglia e ai figli: Miguel, Lucia e Paola.
Lucia Bosè con Bianca Guaccero in "Capri 3".
La vita di coppia, però, non andò come lei sperava, per questo alla fine degli anni '60, Lucia Bosè rivoluzionò ancora la sua vita: divorziò da Dominguin, stanca dei continui tradimenti di lui,
e riprese il suo lavoro, tornando al cinema ma anche alla televisione. Il suo ultimo lavoro in Italia fu la terza stagione della fiction "Capri", nel 2010, accanto a Mariano Rigillo, Bianca Guaccero
e Gabriele Greco. La sua ultima apparizione, invece, solo pochi mesi fa, ad ottobre, intervistata da Mara Venier a "Domenica in". In occasione della presentazione della sua autobiografia,
Lucia Bosè raccontò la sua vita e la sua carriera, ad ormai quasi ottantanove anni, facendo i conti con gioie, dolori e soddisfazioni di una vita vissuta come ha sempre voluto, senza riserve.
E proprio senza riserve, con tanta ammirazione quanto dispiacere, saluto con queste poche righe la bellezza e la libertà di questa grande ed indimenticabile interprete del nostro cinema e dei nostri sogni più belli.
Bella, anzi bellissima e ribelle. Libera e fiera. Lucia Bosè è sempre stata così: da ragazzina dai grandi occhi tristi e da adulta e vissuta donna dai capelli blu, eccentrici proprio come lei.
La sua scomparsa, avvenuta oggi a Segovia, in Spagna, sua seconda patria, lascia un vuoto incolmabile nel mondo del cinema italiano. Quel mondo in cui era approdata quasi per caso
nei primi anni '50, scoperta da Luchino Visconti nella rinomata pasticceria Galli, a Milano - dove nacque il 28 gennaio 1931.
Dopo la vittoria al concorso di Miss Italia nel 1947, la sua carriera prese il volo grazie proprio a Luchino Visconti, che la segnalò a Giuseppe De Santis che la fece debuttare in "Non c'è pace tra gli ulivi", nel 1950, accanto a Raf Vallone.
In alto, Lucia Bosè con Raf Vallone in "Non c'è pace tra gli ulivi".
In basso, con Massimo Girotti in "Cronaca di un amore".
Nello stesso anno, recitò al fianco di Massimo Girotti in "Cronaca di un amore", di Michelangelo Antonioni, che la diresse ancora ne "La signora senza camelie", nel 1953.
Ma Lucia Bosè fu anche la bella e giovane sartina che sognava di fare l'indossatrice nel capolavoro di Luciano Emmer "Le ragazze di piazza di Spagna" del 1952.
In alto, Lucia Bosè con il marito Luis Miguel Dominguin. In basso,
con Walter Chiari.
E molteplici furono le pellicole di piccolo e grande spessore che videro Lucia Bosè balzare agli onori della cronaca nel Dopoguerra, con la sua rara bellezza e il suo carattere indomito e libertino
che la portò a fare una scelta importante. In quegli anni, ebbe una lunga relazione con un grande attore italiano, Walter Chiari, innamoratissimo di lei, ma nel 1955, durante le riprese di un film in Spagna, si innamorò perdutamente e sposò il torero Luis Miguel Dominguin, per il quale lasciò il cinema e l'Italia, stabilendosi a Madrid, decidendo di dedicarsi alla famiglia e ai figli: Miguel, Lucia e Paola.
Lucia Bosè con Bianca Guaccero in "Capri 3".
La vita di coppia, però, non andò come lei sperava, per questo alla fine degli anni '60, Lucia Bosè rivoluzionò ancora la sua vita: divorziò da Dominguin, stanca dei continui tradimenti di lui,
e riprese il suo lavoro, tornando al cinema ma anche alla televisione. Il suo ultimo lavoro in Italia fu la terza stagione della fiction "Capri", nel 2010, accanto a Mariano Rigillo, Bianca Guaccero
e Gabriele Greco. La sua ultima apparizione, invece, solo pochi mesi fa, ad ottobre, intervistata da Mara Venier a "Domenica in". In occasione della presentazione della sua autobiografia,
Lucia Bosè raccontò la sua vita e la sua carriera, ad ormai quasi ottantanove anni, facendo i conti con gioie, dolori e soddisfazioni di una vita vissuta come ha sempre voluto, senza riserve.
E proprio senza riserve, con tanta ammirazione quanto dispiacere, saluto con queste poche righe la bellezza e la libertà di questa grande ed indimenticabile interprete del nostro cinema e dei nostri sogni più belli.
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