ADDIO A CLAUDINE AUGER: BELLEZZA E SENSUALITA' DEL CINEMA ITALIANO.
La bellezza non è tutto, si sa, ma ha pur il suo peso. Ebbene, mercoledì scorso è venuta a mancare una grande "bellezza" del nostro cinema. Infatti, è proprio in Italia che Claudine Auger, attrice francese, ha riscosso grande popolarità a cavallo tra gli anni '60 e '70, spesso in ruoli "piccanti".
L'attrice è morta a Parigi - dove era nata il 26 aprile del 1941 -, come è stato comunicato dalla sua agenzia, Art Time. Arrivata seconda al concorso di "Miss Mondo" nel 1958, la Auger esordì nel cinema l'anno successivo, ne "Il testamento di Orfeo" di Jean Cocteau.
Claudine Auger con Sean Connery in "Agente 007 - Thunderball (Operazione tuono)".
Alta, bella, sensuale, divenne un vero e proprio sex-symbol, soprattutto dopo la sua partecipazione, nel 1965, al quarto film della saga di James Bond, "Agente 007- Thunderball (Operazione tuono)", accanto a Sean Connery: il suo ruolo era quello di Dominique "Domino" Derval, amante del numero 2 dell'organizzazione criminale SPECTRE, Emilio Largo (Adolfo Celi), che sarà proprio lei ad uccidere, per vendetta, aiutando 007. Questo personaggio, inoltre, le fu cucito addosso. Nel romanzo di Fleming - da cui è tratto il film - il personaggio di "Domino" era in realtà una donna italiana, resa francese dai produttori per renderla più adatta all'interpretazione della Auger.
A sinistra, Claudine Auger con Nino Manfredi in "Operazione San Gennaro"; a destra, con Vittorio Gassman ne "L'arcidiavolo".
Tra gli anni '60 e '70 la sua bellezza colpì molti registi italiani. Nel 1966 fu accanto a Nino Manfredi nel cult di Dino Risi "Operazione San Gennaro" (nel ruolo di Concettina, la fidanzata gelosa di Dudù) e insieme a Vittorio Gassman ne "L'arcidiavolo" di Ettore Scola. Sempre accanto a Manfredi recitò ne "Il padre di famiglia" (1967) di Nanni Loy, ma partecipò anche a "Pane, burro e marmellata" (1977) di Giorgio Capitani e a "Viaggio con Anita" (1979) di Mario Monicelli.
Nonostante le origini "galliche" e la fama mondiale di iconica e sexy "Bond girl", Claudine Auger rappresenta una perdita anche per il nostro Paese, nel quale ha conosciuto successo e popolarità, donando al cinema italiano la bellezza, la sensualità e quel fascino ancora oggi vivi nel ricordo di tutti.
La bellezza non è tutto, si sa, ma ha pur il suo peso. Ebbene, mercoledì scorso è venuta a mancare una grande "bellezza" del nostro cinema. Infatti, è proprio in Italia che Claudine Auger, attrice francese, ha riscosso grande popolarità a cavallo tra gli anni '60 e '70, spesso in ruoli "piccanti".
L'attrice è morta a Parigi - dove era nata il 26 aprile del 1941 -, come è stato comunicato dalla sua agenzia, Art Time. Arrivata seconda al concorso di "Miss Mondo" nel 1958, la Auger esordì nel cinema l'anno successivo, ne "Il testamento di Orfeo" di Jean Cocteau.
Claudine Auger con Sean Connery in "Agente 007 - Thunderball (Operazione tuono)".
Alta, bella, sensuale, divenne un vero e proprio sex-symbol, soprattutto dopo la sua partecipazione, nel 1965, al quarto film della saga di James Bond, "Agente 007- Thunderball (Operazione tuono)", accanto a Sean Connery: il suo ruolo era quello di Dominique "Domino" Derval, amante del numero 2 dell'organizzazione criminale SPECTRE, Emilio Largo (Adolfo Celi), che sarà proprio lei ad uccidere, per vendetta, aiutando 007. Questo personaggio, inoltre, le fu cucito addosso. Nel romanzo di Fleming - da cui è tratto il film - il personaggio di "Domino" era in realtà una donna italiana, resa francese dai produttori per renderla più adatta all'interpretazione della Auger.
A sinistra, Claudine Auger con Nino Manfredi in "Operazione San Gennaro"; a destra, con Vittorio Gassman ne "L'arcidiavolo".
Tra gli anni '60 e '70 la sua bellezza colpì molti registi italiani. Nel 1966 fu accanto a Nino Manfredi nel cult di Dino Risi "Operazione San Gennaro" (nel ruolo di Concettina, la fidanzata gelosa di Dudù) e insieme a Vittorio Gassman ne "L'arcidiavolo" di Ettore Scola. Sempre accanto a Manfredi recitò ne "Il padre di famiglia" (1967) di Nanni Loy, ma partecipò anche a "Pane, burro e marmellata" (1977) di Giorgio Capitani e a "Viaggio con Anita" (1979) di Mario Monicelli.
Nonostante le origini "galliche" e la fama mondiale di iconica e sexy "Bond girl", Claudine Auger rappresenta una perdita anche per il nostro Paese, nel quale ha conosciuto successo e popolarità, donando al cinema italiano la bellezza, la sensualità e quel fascino ancora oggi vivi nel ricordo di tutti.
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