OTTANT'ANNI PER IDA GALLI: BELLEZZA "CARATTERISTICA"
Che i caratteristi - uomini o donne - siano sempre stati personaggi particolari, spesso buffi o grotteschi, è risaputo. Nel cinema italiano, però, c'è un' eccezione: un'attrice spesso utilizzata come caratterista ma non in ruoli caricaturali o dialettali, bensì in quelli di donne belle ed avvenenti. Mi riferisco a Ida Galli, attrice di talento con una brillante carriera sul grande schermo tra gli anni '60 e '70.
La sua carriera inizia per caso, negli anni '50, quando lascia il suo paese nativo Sestola, in provincia di Modena - dove è nata l'8 ottobre del 1939 - , per trasferirsi a Roma con suo padre, pittore.
Debutta sul grande schermo - dopo essere stata "notata" grazie ad una fotografia - nel 1959, con una piccola parte nel film musicarello "Nel blu dipinto di blu", di Piero Tellini, accanto a Domenico Modugno.
La vera svolta, però, avviene nel 1960, grazie al ruolo della "debuttante dell'anno" nel capolavoro felliniano "La dolce vita", con Marcello Mastroianni ed Anita Ekberg.
Ida Galli (al centro) con Marcello Mastroianni ne "La dolce vita."
Alta, bella, con due intensi occhi azzurri, Ida Galli, spesso sotto lo pseudonimo di "Evelyn Stewart", diviene una delle attrici più utilizzate dal cinema italiano, spaziando dal genere drammatico al comico, dalla commedia al western fino al poliziottesco, prendendo parte ad oltre sessanta film. Tra le interpretazioni più celebri ricordiamo quelle di "Carolina" ne "Il Gattopardo" (1963) di Luchino Visconti, e di "Anna Maria" (moglie del professor Guido Tersilli, interpretato da Alberto Sordi) nei due cult della commedia all'italiana: "Il medico della muta" (1968) di Luigi Zampa e "Il prof. dott. Guido Tersilli..." (1969) di Luciano Salce.
Ida Galli ed Alberto Sordi in "Il prof. dott. Guido Tersilli...".
Degno di nota è anche il ruolo di "Lucy" in "Adiòs gringo" (1965) di Giorgio Stegani, accanto a Giuliano Gemma. Tra i ruoli drammatici si ricorda invece quello di "Gloria Ducci" in "Sette note in nero" (1977), di Lucio Fulci, accanto a Gianni Garko.
Ida Galli con Giuliano Gemma e Roberto Camardiel in "Adiòs gringo".
Oggi Ida Galli compie ben ottant'anni e benché sia ormai da anni lontana dalle scene (l'ultimo film risale ai primi anni '90) il suo contributo alla storia cinematografica nazionale resta rilevante.
Pertanto, nel giorno del suo compleanno, ho voluto onorare l'arte di questa grande attrice affinché non venga mai dimenticata. Così come non verrà mai dimenticata la sua bellezza e quel fascino che ha magistralmente "caratterizzato" decine di pellicole cult del cinema italiano.
Che i caratteristi - uomini o donne - siano sempre stati personaggi particolari, spesso buffi o grotteschi, è risaputo. Nel cinema italiano, però, c'è un' eccezione: un'attrice spesso utilizzata come caratterista ma non in ruoli caricaturali o dialettali, bensì in quelli di donne belle ed avvenenti. Mi riferisco a Ida Galli, attrice di talento con una brillante carriera sul grande schermo tra gli anni '60 e '70.
La sua carriera inizia per caso, negli anni '50, quando lascia il suo paese nativo Sestola, in provincia di Modena - dove è nata l'8 ottobre del 1939 - , per trasferirsi a Roma con suo padre, pittore.
Debutta sul grande schermo - dopo essere stata "notata" grazie ad una fotografia - nel 1959, con una piccola parte nel film musicarello "Nel blu dipinto di blu", di Piero Tellini, accanto a Domenico Modugno.
La vera svolta, però, avviene nel 1960, grazie al ruolo della "debuttante dell'anno" nel capolavoro felliniano "La dolce vita", con Marcello Mastroianni ed Anita Ekberg.
Ida Galli (al centro) con Marcello Mastroianni ne "La dolce vita."
Alta, bella, con due intensi occhi azzurri, Ida Galli, spesso sotto lo pseudonimo di "Evelyn Stewart", diviene una delle attrici più utilizzate dal cinema italiano, spaziando dal genere drammatico al comico, dalla commedia al western fino al poliziottesco, prendendo parte ad oltre sessanta film. Tra le interpretazioni più celebri ricordiamo quelle di "Carolina" ne "Il Gattopardo" (1963) di Luchino Visconti, e di "Anna Maria" (moglie del professor Guido Tersilli, interpretato da Alberto Sordi) nei due cult della commedia all'italiana: "Il medico della muta" (1968) di Luigi Zampa e "Il prof. dott. Guido Tersilli..." (1969) di Luciano Salce.
Ida Galli ed Alberto Sordi in "Il prof. dott. Guido Tersilli...".
Degno di nota è anche il ruolo di "Lucy" in "Adiòs gringo" (1965) di Giorgio Stegani, accanto a Giuliano Gemma. Tra i ruoli drammatici si ricorda invece quello di "Gloria Ducci" in "Sette note in nero" (1977), di Lucio Fulci, accanto a Gianni Garko.
Ida Galli con Giuliano Gemma e Roberto Camardiel in "Adiòs gringo".
Oggi Ida Galli compie ben ottant'anni e benché sia ormai da anni lontana dalle scene (l'ultimo film risale ai primi anni '90) il suo contributo alla storia cinematografica nazionale resta rilevante.
Pertanto, nel giorno del suo compleanno, ho voluto onorare l'arte di questa grande attrice affinché non venga mai dimenticata. Così come non verrà mai dimenticata la sua bellezza e quel fascino che ha magistralmente "caratterizzato" decine di pellicole cult del cinema italiano.
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