OLGA VILLI, "SIGNORA" DEL TEATRO
Se è vero che la bellezza non è tutto nella vita, ma ha anche il suo peso, è presto spiegato il grande successo - oggi dimenticato - di una grande protagonista del palcoscenico: Olga Villi.
Dotata di una fascino travolgente e di un fisico statuario, la Villi dimostrò le sue grandi doti artistiche lavorando con i più grandi interpreti del secolo scorso.
Nata a Suzzara, in provincia di Mantova, il 20 gennaio del 1922, Olga Villani - per l'anagrafe - esordì nel mondo dello spettacolo nel Dopoguerra, dopo aver lavorato come mannequin.
Cominciò con la rivista, lavorando al fianco di grandi interpreti quali Erminio Macario, Anna Magnani, e Nino Taranto, per poi approdare al teatro classico, lanciata da Luchino Visconti.
Nel 1945 esordì nella compagnia teatrale di Paolo Stoppa e Rina Morelli in "Arsenico e vecchi merletti". Ma lavorò anche in altre grandi compagnie, come quelle di Luigi Squarzina, Gino Cervi
e dell'indimenticabile Ernesto Calindri. "Tè e simpatia", "Le allegre comari di Windsor" e "La pulce nell' orecchio", sono solo alcune delle pièce che la consacrarono quale ottima interprete del genere brillante e leggero. Attiva anche in televisione - dove prese parte a numerosi sceneggiati -, la Villi non ebbe però molta visibilità al cinema.
Pochissime furono le sue comparse sul grande schermo, ad eccezione di due pellicole di rilievo: "Yvonne la Nuit", di Giuseppe Amato, nel 1949, in cui è protagonista accanto a Totò, e
"Signore & signori", di Pietro Germi, nel 1965.
Dopo il suicidio del suo primo marito, il nobile Raimondo Lanza di Trabia (il "Vecchio frac" che ispirò Modugno), che le diede due figlie, nel 1960 sposò un imprenditore genovese
da cui ebbe altri tre figli, e si stabilì a Rapallo, sulla riviera ligure, diradando sempre di più i suoi impegni teatrali, fino a ritirarsi nei primi anni '70.
E proprio a Rapallo, il 12 agosto del 1989, Olga Villi se ne andò, dopo una lunga malattia che l'aveva costretta ad abbandonare per una seconda volta il suo lavoro.
Proprio pochi anni prima, infatti, era tornata a recitare in teatro. Tra il 1986 e il 1988 si era esibita accanto ad Ernesto Calindri in tre pièce: "Non si può mai sapere", "Le donne saccenti" e "Sul lago dorato" - quest'ultima diretta da Squarzina. L' ultimo regalo al suo pubblico. L'addio alle scene di una grande interprete del palcoscenico e indiscussa "signora" del teatro italiano.
Se è vero che la bellezza non è tutto nella vita, ma ha anche il suo peso, è presto spiegato il grande successo - oggi dimenticato - di una grande protagonista del palcoscenico: Olga Villi.
Dotata di una fascino travolgente e di un fisico statuario, la Villi dimostrò le sue grandi doti artistiche lavorando con i più grandi interpreti del secolo scorso.
Nata a Suzzara, in provincia di Mantova, il 20 gennaio del 1922, Olga Villani - per l'anagrafe - esordì nel mondo dello spettacolo nel Dopoguerra, dopo aver lavorato come mannequin.
Cominciò con la rivista, lavorando al fianco di grandi interpreti quali Erminio Macario, Anna Magnani, e Nino Taranto, per poi approdare al teatro classico, lanciata da Luchino Visconti.
Nel 1945 esordì nella compagnia teatrale di Paolo Stoppa e Rina Morelli in "Arsenico e vecchi merletti". Ma lavorò anche in altre grandi compagnie, come quelle di Luigi Squarzina, Gino Cervi
e dell'indimenticabile Ernesto Calindri. "Tè e simpatia", "Le allegre comari di Windsor" e "La pulce nell' orecchio", sono solo alcune delle pièce che la consacrarono quale ottima interprete del genere brillante e leggero. Attiva anche in televisione - dove prese parte a numerosi sceneggiati -, la Villi non ebbe però molta visibilità al cinema.
Pochissime furono le sue comparse sul grande schermo, ad eccezione di due pellicole di rilievo: "Yvonne la Nuit", di Giuseppe Amato, nel 1949, in cui è protagonista accanto a Totò, e
"Signore & signori", di Pietro Germi, nel 1965.
Totò e Olga Villi in "Yvonne la Nuit". |
Dopo il suicidio del suo primo marito, il nobile Raimondo Lanza di Trabia (il "Vecchio frac" che ispirò Modugno), che le diede due figlie, nel 1960 sposò un imprenditore genovese
da cui ebbe altri tre figli, e si stabilì a Rapallo, sulla riviera ligure, diradando sempre di più i suoi impegni teatrali, fino a ritirarsi nei primi anni '70.
Olga Villi e Raimondo Lanza di Trabia. |
E proprio a Rapallo, il 12 agosto del 1989, Olga Villi se ne andò, dopo una lunga malattia che l'aveva costretta ad abbandonare per una seconda volta il suo lavoro.
Proprio pochi anni prima, infatti, era tornata a recitare in teatro. Tra il 1986 e il 1988 si era esibita accanto ad Ernesto Calindri in tre pièce: "Non si può mai sapere", "Le donne saccenti" e "Sul lago dorato" - quest'ultima diretta da Squarzina. L' ultimo regalo al suo pubblico. L'addio alle scene di una grande interprete del palcoscenico e indiscussa "signora" del teatro italiano.
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