GLI OTTANT'ANNI DI UN DIVO: EROS PAGNI
Il volto segnato, lo sguardo severo ed una voce inconfondibile. Eros Pagni è indiscutibilmente una "colonna" del teatro nazionale, con una lunga e brillante carriera sul palcoscenico costellata anche da successi cinematografici e televisivi.
Nato a La Spezia ottant'anni fa, il 28 agosto del 1939, Pagni si appassiona alla recitazione fin da bambino. Ancora adolescente lascia la sua città per Roma, dove si diploma all'Accademia D'Arte Drammatica.
Per oltre cinquant'anni si è esibito al Teatro Stabile di Genova, dove esordì alla fine degli anni '50, cimentandosi in Gogol, Pirandello, Moliére, Goldoni, Brecht e dimostrando appieno le sue doti drammaturgiche sotto la direzione del suo grande maestro, il regista Luigi Squarzina.
A partire dagli anni '70, invece, il vincente sodalizio con Marco Sciaccaluga, col quale ha messo in scena opere come "Fremendo, fra le lacrime, sul punto di morire!" di Cechov (1979), "Aspettando Godot" di Samuel Beckett (2009) e "Sei personaggi in cerca d'autore" di Pirandello (2017).
In grado di passare con naturalezza da ruoli comici a drammatici, Eros Pagni ha alle spalle anche una consistente presenza sul grande schermo.
Eros Pagni con David Hemmings in "Profondo rosso".
Il suo ruolo più noto è quello del commissario Calcabrini in "Profondo rosso" di Dario Argento (1975) ma prese parte anche a "Film d'amore e d'anarchia" e "Travolti da un'insolito destino" di Lina Wertmuller (1973-1974), "I nuovi mostri" di Mario Monicelli, Dino Risi e Ettore Scola (1977),
"Nestore, l'ultima corsa" di Alberto Sordi (1994) - nel ruolo di "Otello il marchigiano" - e "La cena" di Ettore Scola (1998).
A sinistra, Eros Pagni con Ornella Muti ne "I nuovi mostri"; a destra, con Alberto Sordi in "Nestore, l'ultima corsa".
Meno rilevanti sono le sue partecipazioni televisive, sebbene siano degne di nota alcune miniserie e fiction quali "Disperatamente Giulia", le due stagioni di "Gente di Mare" e "Maltese - il romanzo del commissario".
Consistente, invece, la sua carriera da doppiatore. Tra le "voci" più note si ricordano quella di Claude Frollo nel film d'animazione Disney "Il gobbo di Notre Dam" del 1996, oppure quella del sergente Hartman (Ronald Lee Ermey) in "Full Metal Jacket" di Stanley Kubric, del 1987. Di recente è stato anche voce narrante de "Il nome della rosa", la serie tv di Rai 1 ispirata al noto romanzo di Umberto Eco.
Eros Pagni, però, resta soprattutto un attore di teatro. Attualmente è impegnato in due spettacoli diretti da Luca De Fusco: "La tempesta" di William Shakespeare e "Salomé" di Oscar Wilde, con diversi appuntamenti previsti nella prossima stagione teatrale. Insomma, a dispetto della sua longeva età, Eros Pagni continua a deliziarci con la sua arte, dimostrando ancora una volta la grinta, la bravura e la tenacia di un indiscusso divo dello spettacolo italiano.
Il volto segnato, lo sguardo severo ed una voce inconfondibile. Eros Pagni è indiscutibilmente una "colonna" del teatro nazionale, con una lunga e brillante carriera sul palcoscenico costellata anche da successi cinematografici e televisivi.
Nato a La Spezia ottant'anni fa, il 28 agosto del 1939, Pagni si appassiona alla recitazione fin da bambino. Ancora adolescente lascia la sua città per Roma, dove si diploma all'Accademia D'Arte Drammatica.
Per oltre cinquant'anni si è esibito al Teatro Stabile di Genova, dove esordì alla fine degli anni '50, cimentandosi in Gogol, Pirandello, Moliére, Goldoni, Brecht e dimostrando appieno le sue doti drammaturgiche sotto la direzione del suo grande maestro, il regista Luigi Squarzina.
A partire dagli anni '70, invece, il vincente sodalizio con Marco Sciaccaluga, col quale ha messo in scena opere come "Fremendo, fra le lacrime, sul punto di morire!" di Cechov (1979), "Aspettando Godot" di Samuel Beckett (2009) e "Sei personaggi in cerca d'autore" di Pirandello (2017).
In grado di passare con naturalezza da ruoli comici a drammatici, Eros Pagni ha alle spalle anche una consistente presenza sul grande schermo.
Eros Pagni con David Hemmings in "Profondo rosso".
Il suo ruolo più noto è quello del commissario Calcabrini in "Profondo rosso" di Dario Argento (1975) ma prese parte anche a "Film d'amore e d'anarchia" e "Travolti da un'insolito destino" di Lina Wertmuller (1973-1974), "I nuovi mostri" di Mario Monicelli, Dino Risi e Ettore Scola (1977),
"Nestore, l'ultima corsa" di Alberto Sordi (1994) - nel ruolo di "Otello il marchigiano" - e "La cena" di Ettore Scola (1998).
A sinistra, Eros Pagni con Ornella Muti ne "I nuovi mostri"; a destra, con Alberto Sordi in "Nestore, l'ultima corsa".
Meno rilevanti sono le sue partecipazioni televisive, sebbene siano degne di nota alcune miniserie e fiction quali "Disperatamente Giulia", le due stagioni di "Gente di Mare" e "Maltese - il romanzo del commissario".
Consistente, invece, la sua carriera da doppiatore. Tra le "voci" più note si ricordano quella di Claude Frollo nel film d'animazione Disney "Il gobbo di Notre Dam" del 1996, oppure quella del sergente Hartman (Ronald Lee Ermey) in "Full Metal Jacket" di Stanley Kubric, del 1987. Di recente è stato anche voce narrante de "Il nome della rosa", la serie tv di Rai 1 ispirata al noto romanzo di Umberto Eco.
Eros Pagni, però, resta soprattutto un attore di teatro. Attualmente è impegnato in due spettacoli diretti da Luca De Fusco: "La tempesta" di William Shakespeare e "Salomé" di Oscar Wilde, con diversi appuntamenti previsti nella prossima stagione teatrale. Insomma, a dispetto della sua longeva età, Eros Pagni continua a deliziarci con la sua arte, dimostrando ancora una volta la grinta, la bravura e la tenacia di un indiscusso divo dello spettacolo italiano.
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