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ADDIO A COSIMO CINIERI: UNA VITA SUL PALCOSCENICO

 Si chiude l'ennesimo sipario per il teatro italiano. Ieri infatti - dopo una lunga malattia - è venuto a mancare Cosimo Cinieri, grande attore di teatro prestatosi negli anni anche al cinema e alla televisione.



 Cinieri era nato esattamente ottantuno anni fa, il 20 agosto del 1938, a Taranto. Nipote del drammaturgo Cesare Giulio Viola, studiò recitazione a Roma, diplomandosi nel 1963 con Alessandro Fersen. E proprio con quest'ultimo Cosimo Cinieri iniziò la sua carriera teatrale che - in oltre sessant'anni - lo vide non solo interprete ma anche regista e sceneggiatore.
Importante la sua collaborazione con Carmelo Bene col quale realizzò diverse opere tra cui  "L'Otello o la deficienza della donna" e "S.A.D.E.". Nel 1978 fondò invece la propria compagnia, Cinieri-Palazzo, diretta insieme a sua moglie Irma Immacolata Palazzo.
Attivo anche al cinema a partire dagli anni '70, fu diretto da grandi registi quali Lucio Fulci ("Lo squartatore di New York", "Manhattan Baby", "Murderock - Uccide a passo di danza"),
Bernardo Bertolucci ("La tragedia di un uomo ridicolo") e Luigi Magni ("Secondo Ponzio Pilato").
Inoltre, Cinieri lavorò anche in televisione, prendendo parte ad alcuni sceneggiati e film nonché alle più moderne fiction tv: rilevante il ruolo di "Giacomo Decaro" nelle due stagioni di
"Vento di Ponente" (Rai) tra il 2002 e il 2004, accanto ad Enrico Mutti e Serena Autieri.
Molti, però, lo ricorderanno anche come "il signor Balocco", protagonista di una serie di fortunati spot pubblicitari dell'omonima azienda dolciaria.
Ma Cosimo Cinieri, con la sua presenza scenica e quella recitazione misurata, resterà per sempre uno degli ultimi interpreti del teatro italiano: un vero "signore" di quel palcoscenico sul quale trascorse gran parte della sua vita.

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