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ADDIO A VALERIA VALERI: REGINA DEL PALCOSCENICO

Oggi ci ha lasciati una grandissima artista. Una donna bella, sorridente, capace, che ha ininterrottamente calcato i palcoscenici di tutta Italia, dal Dopoguerra fino a non molti anni fa.




Sto parlando di Valeria Valeri, brillante attrice scomparsa stamane all'età di novantasette anni.
 A darne la notizia è stata la figlia, l'attrice Chiara Salerno.
Nata a Roma l'8 dicembre del 1921, la Valeri esordì in teatro nel 1948, nella Compagnia di Laura Carli, in "Caldo e freddo" di Fernand Crommelynck.
Da lì, la sua carriera fu una continua ascesa, dimostrando grandi capacità in campo sia comico che drammatico. Recitò accanto ai più grandi artisti del '900: prima con Gino Cervi e Andreina Pagnani, poi con Ivo Garrani, Giancarlo Sbragia e Enrico Maria Salerno - col quale intrattenne una lunga relazione dalla quale nacque la figlia Chiara.


                                 Valeria Valeri a sinistra con Enrico Maria Salerno, a destra con Paolo Ferrari.


Ma ebbe un lungo e prodigioso sodalizio artistico anche con Alberto Lupo, Alberto Lionello e Paolo Ferrari.
A partire dagli anni '50, Valeria Valeri fu attiva anche al cinema, ma la sua notorietà è legata soprattutto al piccolo schermo. Interpretò la madre di Rita Pavone ne "Il giornalino di Gian Burrasca", nel 1964, mentre accanto ad Enrico Maria Salerno recitò ne "La famiglia Benvenuti", tra il 1968 e il 1970. Negli ultimi anni, invece, ha partecipato a numerose fiction televisive,  in indimenticabili ruoli di madre e nonna "sui generis", come in "Compagni di scuola", del 2001, accanto a Paolo Sassanelli e Massimo Lopez, o ne "La tassista", del 2004, con Stefania Sandrelli e Riccardo Garrone.
Inoltre, fu anche molto attiva nel doppiaggio, prestando la sua voce a Julie Andrew, Margaret Lee ed altre. La Valeri, però, resta soprattutto una protagonista assoluta del teatro italiano, nel quale è cresciuta, formandosi e mutando con esso. Una indiscussa "regina" di quel palcoscenico che (forse) non sarà più lo stesso.


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