VIVA LA MAMMA!
"Ciao mamma, guarda come mi diverto...", cantava Lorenzo Jovanotti. Credo sia questa la frase che ogni madre vorrebbe sentirsi dire dal proprio figlio. Quale più grande desiderio per una madre se non quello di vedere il proprio figlio felice?
In particolar modo oggi - seconda domenica di maggio -, giorno in cui nel nostro e in molti altri Paesi si celebra la sua festa.
Chi dice che la Festa della Mamma sia una banale trovata commerciale non ha tutti i torti. È il prezzo che ormai, nell'Era del consumismo, ogni festività deve pagare.
Io però, credo sia giusto celebrare una figura così importante e fondamentale come la madre. "Mamma...sei tu la vita...", cantava Beniamino Gigli, in una famosa canzone del Dopoguerra,
e come dargli torto. Le nostre madri ci hanno donato la vita, dando tutte se stesse. Ci hanno "custodito" per nove mesi nelle loro pance, ci hanno dato alla luce e poi, come se non bastasse, ci hanno insegnato tutto ciò che era necessario noi sapessimo.
Probabilmente, le cose importanti le abbiamo apprese proprio nei primi anni di vita, prima ancora di affacciarci alla scuola e alla società. "Le verità che contano, i grandi principi, alla fine, restano sempre due o tre. Sono quelli che ti ha insegnato tua madre da bambino", scrisse giustamente Enzo Biagi.
La madre, inoltre, non è soltanto importante per il proprio figlio, ma per ogni singolo cittadino e per la società tutta. Il contributo - economico e sociale - apportato al nostro Paese da parte delle nostre mamme è infatti considerevole.
E mi riferisco sia alle poche casalinghe ancora esistenti - quelle che si occupano di casa e figli a tempo pieno -, sia alle madri tuttofare, quelle divise tra lavoro, hobby ed interessi vari e che, in tutto ciò, riescono a trovare il tempo necessario per occuparsi dei propri cari.
Pertanto, come cantava Edoardo Bennato, un bel "Viva" a tutte le mamme d'Italia: donne coraggiose, combattive, risolute e sempre, "...con i piedi per terra!".
"Ciao mamma, guarda come mi diverto...", cantava Lorenzo Jovanotti. Credo sia questa la frase che ogni madre vorrebbe sentirsi dire dal proprio figlio. Quale più grande desiderio per una madre se non quello di vedere il proprio figlio felice?
In particolar modo oggi - seconda domenica di maggio -, giorno in cui nel nostro e in molti altri Paesi si celebra la sua festa.
Chi dice che la Festa della Mamma sia una banale trovata commerciale non ha tutti i torti. È il prezzo che ormai, nell'Era del consumismo, ogni festività deve pagare.
Io però, credo sia giusto celebrare una figura così importante e fondamentale come la madre. "Mamma...sei tu la vita...", cantava Beniamino Gigli, in una famosa canzone del Dopoguerra,
e come dargli torto. Le nostre madri ci hanno donato la vita, dando tutte se stesse. Ci hanno "custodito" per nove mesi nelle loro pance, ci hanno dato alla luce e poi, come se non bastasse, ci hanno insegnato tutto ciò che era necessario noi sapessimo.
Probabilmente, le cose importanti le abbiamo apprese proprio nei primi anni di vita, prima ancora di affacciarci alla scuola e alla società. "Le verità che contano, i grandi principi, alla fine, restano sempre due o tre. Sono quelli che ti ha insegnato tua madre da bambino", scrisse giustamente Enzo Biagi.
La madre, inoltre, non è soltanto importante per il proprio figlio, ma per ogni singolo cittadino e per la società tutta. Il contributo - economico e sociale - apportato al nostro Paese da parte delle nostre mamme è infatti considerevole.
E mi riferisco sia alle poche casalinghe ancora esistenti - quelle che si occupano di casa e figli a tempo pieno -, sia alle madri tuttofare, quelle divise tra lavoro, hobby ed interessi vari e che, in tutto ciò, riescono a trovare il tempo necessario per occuparsi dei propri cari.
Pertanto, come cantava Edoardo Bennato, un bel "Viva" a tutte le mamme d'Italia: donne coraggiose, combattive, risolute e sempre, "...con i piedi per terra!".
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