NILLA PIZZI: UNA "COLOMBA" DA SOGNO
E' stata una delle cantanti italiane più famose al mondo. La regina di quella musica melodica che ha il sapore del passato e dei ricordi più belli.
Nilla Pizzi è stata una delle voci più splendide del panorama musicale, italiano e non. Vincitrice del primo "Festival di Sanremo" con "Grazie dei fiori", nel 1951, è stata l'interprete di sogni e desideri di un' Italia piena di fiducia e speranza verso il futuro.
Nata a Sant'Agata Bolognese il 16 aprile di cento anni fa, la piccola Adionilla cominciò a lavorare ben presto - dopo l'avviamento professionale - facendo i mestieri più disparati. Negli anni '30 cominciò a farsi notare per la sua bellezza, partecipando a vari concorsi tra cui il famosissimo "Cinquemila lire per un sorriso" di Dino Villani - in qualche maniera l'antesignano di "Miss Italia".
Nei primi anni '40, esordì come cantante, esibendosi in spettacoli per i militari dell'esercito.
Nel 1942, invece, vinse il concorso "Voci Nuove" indetto dall' EIAR - la futura Rai - e successivamente entrò a far parte dell'orchestra di Cinico Angelini.
Nonostante venne messa al bando dalla radio - a causa delle sue esibizioni considerate troppo "sensuali" per il rigore del Regime -, tra il '45 e il '46, girò per i teatri d'Italia al seguito dell'orchestra di Angelini, per poi fare ritorno nuovamente in radio.
Nilla Pizzi al "Festival di Sanremo".
La vera svolta, però, arrivò nel 1951, con la vittoria al "Festival di Sanremo". Il brano, "Grazie dei fiori", è ancora oggi tra i più conosciuti della musica italiana del Dopoguerra.
Così come "Vola colomba" e "Papaveri e papere", brani con cui si classificò - rispettivamente prima e seconda - nel Festival dell' anno successivo.
Queste canzoni, conosciute da tutti noi, ascoltate e canticchiate dai nostri padri e dai nostri nonni, divennero veri e propri simboli di gioia ed ottimismo, in tempi in cui la guerra era finita ma i suoi strascichi erano ancora vivi e presenti in tutti.
Negli anni '50 Nilla Pizzi divenne un vero e proprio idolo. Fu la prima cantante a cui venne dedicato un fanclub: aveva sede a Torino e si chiamava "Il salottino di Nilla".
Negli anni '60, però, le cose cambiarono. Spopolavano gli "Urlatori", come Adriano Celentano, fortemente ispirati dalle musiche d'Oltreoceano e dal "rock and roll".
Per la melodia dolce e sognante non c'era più posto. Nilla, però, continuò a cantare, a pubblicare dischi. Girò per il mondo, raccogliendo nuovi successi e tanta stima da parte del suo pubblico.
Nel 1981, venne scelta, al fianco di Claudio Cecchetto, per condurre la trentesima edizione del Festival di Sanremo.
Tra gli anni '80 e '90, Nilla continuò ad esibirsi e a partecipare a diverse trasmissioni televisive.
La sua ultima apparizione pubblica è del 2010, come super ospite al Festival di Sanremo: lì dove tutto ebbe inizio.
Fu il suo ultimo saluto. Il 12 marzo del 2011 - ricoverata in una casa di cura di Milano per un intervento - Nilla Pizzi disse addio per sempre al suo pubblico: volando via come quella "colomba" con cui aveva fatto sognare l'Italia.
E' stata una delle cantanti italiane più famose al mondo. La regina di quella musica melodica che ha il sapore del passato e dei ricordi più belli.
Nilla Pizzi è stata una delle voci più splendide del panorama musicale, italiano e non. Vincitrice del primo "Festival di Sanremo" con "Grazie dei fiori", nel 1951, è stata l'interprete di sogni e desideri di un' Italia piena di fiducia e speranza verso il futuro.
Nata a Sant'Agata Bolognese il 16 aprile di cento anni fa, la piccola Adionilla cominciò a lavorare ben presto - dopo l'avviamento professionale - facendo i mestieri più disparati. Negli anni '30 cominciò a farsi notare per la sua bellezza, partecipando a vari concorsi tra cui il famosissimo "Cinquemila lire per un sorriso" di Dino Villani - in qualche maniera l'antesignano di "Miss Italia".
Nei primi anni '40, esordì come cantante, esibendosi in spettacoli per i militari dell'esercito.
Nel 1942, invece, vinse il concorso "Voci Nuove" indetto dall' EIAR - la futura Rai - e successivamente entrò a far parte dell'orchestra di Cinico Angelini.
Nonostante venne messa al bando dalla radio - a causa delle sue esibizioni considerate troppo "sensuali" per il rigore del Regime -, tra il '45 e il '46, girò per i teatri d'Italia al seguito dell'orchestra di Angelini, per poi fare ritorno nuovamente in radio.
Nilla Pizzi al "Festival di Sanremo".
La vera svolta, però, arrivò nel 1951, con la vittoria al "Festival di Sanremo". Il brano, "Grazie dei fiori", è ancora oggi tra i più conosciuti della musica italiana del Dopoguerra.
Così come "Vola colomba" e "Papaveri e papere", brani con cui si classificò - rispettivamente prima e seconda - nel Festival dell' anno successivo.
Queste canzoni, conosciute da tutti noi, ascoltate e canticchiate dai nostri padri e dai nostri nonni, divennero veri e propri simboli di gioia ed ottimismo, in tempi in cui la guerra era finita ma i suoi strascichi erano ancora vivi e presenti in tutti.
Negli anni '50 Nilla Pizzi divenne un vero e proprio idolo. Fu la prima cantante a cui venne dedicato un fanclub: aveva sede a Torino e si chiamava "Il salottino di Nilla".
Negli anni '60, però, le cose cambiarono. Spopolavano gli "Urlatori", come Adriano Celentano, fortemente ispirati dalle musiche d'Oltreoceano e dal "rock and roll".
Per la melodia dolce e sognante non c'era più posto. Nilla, però, continuò a cantare, a pubblicare dischi. Girò per il mondo, raccogliendo nuovi successi e tanta stima da parte del suo pubblico.
Nel 1981, venne scelta, al fianco di Claudio Cecchetto, per condurre la trentesima edizione del Festival di Sanremo.
Tra gli anni '80 e '90, Nilla continuò ad esibirsi e a partecipare a diverse trasmissioni televisive.
La sua ultima apparizione pubblica è del 2010, come super ospite al Festival di Sanremo: lì dove tutto ebbe inizio.
Fu il suo ultimo saluto. Il 12 marzo del 2011 - ricoverata in una casa di cura di Milano per un intervento - Nilla Pizzi disse addio per sempre al suo pubblico: volando via come quella "colomba" con cui aveva fatto sognare l'Italia.
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