UNA MIMOSA ALL'ANNO E UN "FIORE" TUTTI I GIORNI: BUONA FESTA DELLA DONNA!
È l'8 Marzo. Ce ne accorgiamo facilmente: dalle "bacheche" dei social, dai messaggi in Tv, dalle manifestazioni in piazza. Dai chioschetti, posti ad ogni angolo delle nostre città, dove è possibile acquistare una mimosa, fiore simbolo di questa festa dal 1946. Puntualmente, si fanno le solite affermazioni retoriche: la donna è nata dalla costola dell'uomo non per essere calpestata etc.... L'8 Marzo non conta, la donna si festeggia tutti i giorni. Si discute su quale sia l'origine della festa: se l'incendio di una fabbrica statunitense nel 1911, quello del 1895 oppure il ricordo della ribellione delle donne sovietiche allo zar, nel 1917.
E potremmo citare ancora ulteriori esempi. Il risultato? Un chiassoso contrapporsi di opinioni, tutte più o meno legittime, che portano sempre alla solita conclusione: l'aprirsi di dibattiti inutili, al solo scopo di far prevalere la propria opinione su quella altrui, col rischio di utilizzare una ricorrenza del genere al solo scopo di dar mostra di sé.
Personalmente, penso sia giusto il tutto. Credo sia giusto aver scelto una data per celebrare questa splendida figura che è la donna, qualunque sia il suo ruolo: amica, collega, fidanzata, moglie, figlia, sorella, mamma o nonna. Non trovo nulla di sbagliato nel fermarsi per un giorno e riflettere su quanto le donne abbiano lottato per la tutela dei propri diritti e quanto si possa e si debba ancora fare per abolire davvero ogni barriera, ogni differenza tra uomo e donna.
Ma penso anche che l'amore per una donna - in qualunque forma - sia come l'amore per Cristo, per chi è credente. Ovvero, è inutile fare buoni propositi ed onorare i sacramenti il 25 dicembre di ogni anno, fare gli auguri il giorno di Natale se poi i restanti trecentosessantaquattro ci si dimentica di essere cristiani senza partecipare alla messa domenicale e assumendo atteggiamenti del tutto opposti all'insegnamento del figlio di Dio.
Così è per la donna. Non si può festeggiarla l'8 Marzo, con onori e gloria, riempiendosi la bocca di belle parole di cui ci si dimentica puntualmente il giorno dopo. Per questo credo che sia preferibile non acquistare boquet di mimose e regalarne una soltanto, a titolo simbolico, o limitarsi a fare un semplice augurio, impegnandosi invece a regalare un fiore fresco tutti i giorni. Questo "fiore" quotidiano potrebbe anche essere una carezza, un bacio, un abbraccio, un sorriso, un aiuto, un conforto, fisico o spirituale. Qualunque cosa che faccia capire alle donne quanto siano importanti per noi, rassicurandole sulla nostra costante presenza: ogni giorno della nostra vita così come l'8 Marzo. Buona festa della donna!
È l'8 Marzo. Ce ne accorgiamo facilmente: dalle "bacheche" dei social, dai messaggi in Tv, dalle manifestazioni in piazza. Dai chioschetti, posti ad ogni angolo delle nostre città, dove è possibile acquistare una mimosa, fiore simbolo di questa festa dal 1946. Puntualmente, si fanno le solite affermazioni retoriche: la donna è nata dalla costola dell'uomo non per essere calpestata etc.... L'8 Marzo non conta, la donna si festeggia tutti i giorni. Si discute su quale sia l'origine della festa: se l'incendio di una fabbrica statunitense nel 1911, quello del 1895 oppure il ricordo della ribellione delle donne sovietiche allo zar, nel 1917.
E potremmo citare ancora ulteriori esempi. Il risultato? Un chiassoso contrapporsi di opinioni, tutte più o meno legittime, che portano sempre alla solita conclusione: l'aprirsi di dibattiti inutili, al solo scopo di far prevalere la propria opinione su quella altrui, col rischio di utilizzare una ricorrenza del genere al solo scopo di dar mostra di sé.
Personalmente, penso sia giusto il tutto. Credo sia giusto aver scelto una data per celebrare questa splendida figura che è la donna, qualunque sia il suo ruolo: amica, collega, fidanzata, moglie, figlia, sorella, mamma o nonna. Non trovo nulla di sbagliato nel fermarsi per un giorno e riflettere su quanto le donne abbiano lottato per la tutela dei propri diritti e quanto si possa e si debba ancora fare per abolire davvero ogni barriera, ogni differenza tra uomo e donna.
Ma penso anche che l'amore per una donna - in qualunque forma - sia come l'amore per Cristo, per chi è credente. Ovvero, è inutile fare buoni propositi ed onorare i sacramenti il 25 dicembre di ogni anno, fare gli auguri il giorno di Natale se poi i restanti trecentosessantaquattro ci si dimentica di essere cristiani senza partecipare alla messa domenicale e assumendo atteggiamenti del tutto opposti all'insegnamento del figlio di Dio.
Così è per la donna. Non si può festeggiarla l'8 Marzo, con onori e gloria, riempiendosi la bocca di belle parole di cui ci si dimentica puntualmente il giorno dopo. Per questo credo che sia preferibile non acquistare boquet di mimose e regalarne una soltanto, a titolo simbolico, o limitarsi a fare un semplice augurio, impegnandosi invece a regalare un fiore fresco tutti i giorni. Questo "fiore" quotidiano potrebbe anche essere una carezza, un bacio, un abbraccio, un sorriso, un aiuto, un conforto, fisico o spirituale. Qualunque cosa che faccia capire alle donne quanto siano importanti per noi, rassicurandole sulla nostra costante presenza: ogni giorno della nostra vita così come l'8 Marzo. Buona festa della donna!
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