GEORGE MENDONSA: UN MARINAIO E IL SUO "GESTO" CHE HA FATTO EPOCA
Dopo i dipinti di Francesco Hayez e di Gustav Klimt, "Il bacio" fotografato a Times square, a Manhattan, nell'agosto del 1945, è senza dubbio tra i più conosciuti al mondo.
Lo scatto, opera del fotografo Alfred Eisenstaedt, ritrae un marinaio che bacia con passione una giovane infermiera. Quel marinaio si chiamava George Mendonsa e proprio quest'oggi è venuto a mancare, all'età di 95 anni.
La sua identità e quella della sua "partner d'occasione", Greta Zimmer Friedman, vennero fuori non molti anni fa, rivelando a tutti come effettivamente andarono le cose quel giorno.
I due, infatti, non erano fidanzati, né si conoscevano prima di allora.
Truman, il presidente degli Usa, aveva appena annunciato la fine della Seconda Guerra Mondiale - dopo la vittoria contro il Giappone. Tutti erano scesi in piazza a festeggiare. E George, in preda all'euforia, istintivamente, afferrò Greta e le donò quel bacio. Gesto che, prontamente fotografato, apparve sulla rivista "Life" nello stesso mese.
Da lì, quello scatto fece il giro del mondo, venne riprodotto in milioni di copie ed è divenuto, ormai, una vera e propria icona. Oggi, con la scomparsa di George, va via l'ultimo "protagonista" di quel magico istante (Eisenstaedt morì nel 1995, Greta nel 2016)
Lo scatto però resta e, come gli altri "baci" di origine pittorica, continua a farci sognare.
Tutto questo grazie all'impeto di George: l'aitante marinaio artefice di un "gesto" che ha fatto epoca.
Dopo i dipinti di Francesco Hayez e di Gustav Klimt, "Il bacio" fotografato a Times square, a Manhattan, nell'agosto del 1945, è senza dubbio tra i più conosciuti al mondo.
Lo scatto, opera del fotografo Alfred Eisenstaedt, ritrae un marinaio che bacia con passione una giovane infermiera. Quel marinaio si chiamava George Mendonsa e proprio quest'oggi è venuto a mancare, all'età di 95 anni.
La sua identità e quella della sua "partner d'occasione", Greta Zimmer Friedman, vennero fuori non molti anni fa, rivelando a tutti come effettivamente andarono le cose quel giorno.
I due, infatti, non erano fidanzati, né si conoscevano prima di allora.
Truman, il presidente degli Usa, aveva appena annunciato la fine della Seconda Guerra Mondiale - dopo la vittoria contro il Giappone. Tutti erano scesi in piazza a festeggiare. E George, in preda all'euforia, istintivamente, afferrò Greta e le donò quel bacio. Gesto che, prontamente fotografato, apparve sulla rivista "Life" nello stesso mese.
Da lì, quello scatto fece il giro del mondo, venne riprodotto in milioni di copie ed è divenuto, ormai, una vera e propria icona. Oggi, con la scomparsa di George, va via l'ultimo "protagonista" di quel magico istante (Eisenstaedt morì nel 1995, Greta nel 2016)
Lo scatto però resta e, come gli altri "baci" di origine pittorica, continua a farci sognare.
Tutto questo grazie all'impeto di George: l'aitante marinaio artefice di un "gesto" che ha fatto epoca.
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