PIERO ANGELA: IL "MAESTRO" CHE TUTTI AVREMMO VOLUTO!
Che la cultura rendesse liberi si sapeva già. Guardando Piero Angela - giornalista, scrittore e divulgatore scientifico - , però, verrebbe da dire che essa mantenga anche giovani.
Quell' uomo colto, serio - non serioso -, distinto, sorridente, compie oggi ben novant'anni e fonde in sé la calma e la lucidità dell'età matura con la curiosità e l'entusiasmo di un ragazzino.
Ragazzino che, nella Torino degli anni '30 e '40, andava a scuola mal volentieri. Era curioso, avido di sapere, ma si annoiava a morte tra i banchi, pur mantenendo sempre fede ai suoi impegni scolastici.
Tanto che si iscrisse anche alla Facoltà di Ingegneria (il suo sogno) senza mai, però, portare a termine gli studi.
Circa un secolo dopo, Piero Angela può vantare la bellezza di otto lauree honoris causa - Ingegneria manca ancora - ed una carriera brillante nel mondo della divulgazione scientifica.
Compì i primi passi nel giornalismo come cronista al Giornale Radio per poi passare, nel 1954, alla neonata Tv. Fu prima inviato, a Parigi e Bruxelles, e poi conduttore dell'allora unico Telegiornale nazionale. Fu anche il primo conduttore del Tg2, nel 1976.
Dedicatosi alla divulgazione scientifica già a partire dagli anni '70, raggiunse la notorietà nel 1981, con una rubrica Rai destinata ad un grandissimo successo: "Quark". Trasmissione che nel tempo ha avuto diverse declinazioni tra cui la celebre e tuttora esistente "Superquark".
Attraverso questi programmi, Angela ha avuto l'onere e l'onore di illustrare tutti gli ambiti del sapere: dalla scienza alla tecnologia, dalla medicina alla antropologia, attraverso filmati esplicativi, interviste ad esperti, vignette a fumetti ed un linguaggio semplice ma esaustivo.
Inoltre, Piero ha anche scritto diversi testi di divulgazione scientifica e collaborato, con il figlio Alberto - che ne ha seguito le orme -, alla realizzazione di un altro grande successo di Rai 1, "Ulisse, il piacere della scoperta".
Ma, oltre alla scienza, grande passione di Piero Angela è da sempre la musica. Pianista, innamorato del jazz, prima di intraprendere la carriera giornalistica si è esibito in vari locali della città sabauda ed ha anche fatto parte di un complesso.
E proprio come la musica, universale, diretta, il "Gota" della divulgazione è riuscito a portare nelle case degli italiani il Sapere: quello fatto di definizioni complesse e formule astruse, contenute in enormi tomi, "pesanti" al solo sguardo. Angela, invece, ha "alleggerito" quelle nozioni e quelle formule, utilizzando un linguaggio fedele al rigore scientifico, ma mai noioso. Fatto di parole semplici, immediate, senza mai svilire l'importanza degli argomenti trattati.
A mio avviso, se ancora oggi la Rai può vantarsi di riuscire a diffondere la cultura in prima serata, il merito di aver mostrato come fosse possibile e realizzabile va senz'altro a Piero Angela.
Colui che ci ha fatto capire come la conoscenza sia importante e come sia, soprattutto, necessario trasmetterla nella giusta maniera. In altre parole, il "maestro" che tutti avremmo voluto. Buon compleanno, Piero!
Quell' uomo colto, serio - non serioso -, distinto, sorridente, compie oggi ben novant'anni e fonde in sé la calma e la lucidità dell'età matura con la curiosità e l'entusiasmo di un ragazzino.
Ragazzino che, nella Torino degli anni '30 e '40, andava a scuola mal volentieri. Era curioso, avido di sapere, ma si annoiava a morte tra i banchi, pur mantenendo sempre fede ai suoi impegni scolastici.
Tanto che si iscrisse anche alla Facoltà di Ingegneria (il suo sogno) senza mai, però, portare a termine gli studi.
Circa un secolo dopo, Piero Angela può vantare la bellezza di otto lauree honoris causa - Ingegneria manca ancora - ed una carriera brillante nel mondo della divulgazione scientifica.
Compì i primi passi nel giornalismo come cronista al Giornale Radio per poi passare, nel 1954, alla neonata Tv. Fu prima inviato, a Parigi e Bruxelles, e poi conduttore dell'allora unico Telegiornale nazionale. Fu anche il primo conduttore del Tg2, nel 1976.
Dedicatosi alla divulgazione scientifica già a partire dagli anni '70, raggiunse la notorietà nel 1981, con una rubrica Rai destinata ad un grandissimo successo: "Quark". Trasmissione che nel tempo ha avuto diverse declinazioni tra cui la celebre e tuttora esistente "Superquark".
Attraverso questi programmi, Angela ha avuto l'onere e l'onore di illustrare tutti gli ambiti del sapere: dalla scienza alla tecnologia, dalla medicina alla antropologia, attraverso filmati esplicativi, interviste ad esperti, vignette a fumetti ed un linguaggio semplice ma esaustivo.
Inoltre, Piero ha anche scritto diversi testi di divulgazione scientifica e collaborato, con il figlio Alberto - che ne ha seguito le orme -, alla realizzazione di un altro grande successo di Rai 1, "Ulisse, il piacere della scoperta".
Ma, oltre alla scienza, grande passione di Piero Angela è da sempre la musica. Pianista, innamorato del jazz, prima di intraprendere la carriera giornalistica si è esibito in vari locali della città sabauda ed ha anche fatto parte di un complesso.
E proprio come la musica, universale, diretta, il "Gota" della divulgazione è riuscito a portare nelle case degli italiani il Sapere: quello fatto di definizioni complesse e formule astruse, contenute in enormi tomi, "pesanti" al solo sguardo. Angela, invece, ha "alleggerito" quelle nozioni e quelle formule, utilizzando un linguaggio fedele al rigore scientifico, ma mai noioso. Fatto di parole semplici, immediate, senza mai svilire l'importanza degli argomenti trattati.
A mio avviso, se ancora oggi la Rai può vantarsi di riuscire a diffondere la cultura in prima serata, il merito di aver mostrato come fosse possibile e realizzabile va senz'altro a Piero Angela.
Colui che ci ha fatto capire come la conoscenza sia importante e come sia, soprattutto, necessario trasmetterla nella giusta maniera. In altre parole, il "maestro" che tutti avremmo voluto. Buon compleanno, Piero!
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