ADDIO AD ENNIO FANTASTICHINI: UN "GRANDE" D'ALTRI TEMPI
Quindici giorni fa, il ricovero al Policlinico di Napoli. Ieri, il triste epilogo. Ennio Fantastichini ci ha lasciati, a causa di una emorragia celebrale, conseguenza di una leucemia.
Attore di cinema teatro e televisione, cominciò la sua carriera negli anni '80, dopo il diploma all'Accademia nazionale d'arte drammatica Silvio D'Amico. Alto, possente, sanguigno, dallo sguardo profondo, ha recitato in circa cinquanta film e soprattutto in varie produzioni televisive che gli hanno procurato un successo ed una popolarità insapettati. Grande estimatore di Gian Maria Volonté - con cui recitò in "Porte Aperte", del 1990 - ne ha in qualche modo seguito la scia, prestando il proprio volto a diversi protagonisti della nostra storia: dall'anarchico Bartolomeo Vanzetti all'ingegner Fedele Cova - progettista e costruttore dell'Autostrada del Sole -, dal magistrato Francesco Coco - assassinato dalle Br - al giudice Giovanni Falcone, una delle sue interpretazioni più riuscite (a mio avviso).
È sempre molto facile lodare chi non c'è più. Però io credo che Ennio Fantastichini, che aveva ancora tanto da offrire al suo pubblico - 63 anni sono pochi - , resterà per tutti un attore moderno, appartenente ad una "relativa" nuova generazione di artisti, ma degno dei "mostri" della passata cinematografia, comica e non. In altre parole, un "grande" d'altri tempi. E sebbene avessi voluto omaggiarlo in occasione di un suo ennesimo successo e non a poche ore dalla scomparsa, mi consola il fatto di aver potuto dedicare alla sua straordinaria figura il centesimo articolo di questo blog. Ciao Ennio!
Quindici giorni fa, il ricovero al Policlinico di Napoli. Ieri, il triste epilogo. Ennio Fantastichini ci ha lasciati, a causa di una emorragia celebrale, conseguenza di una leucemia.
Attore di cinema teatro e televisione, cominciò la sua carriera negli anni '80, dopo il diploma all'Accademia nazionale d'arte drammatica Silvio D'Amico. Alto, possente, sanguigno, dallo sguardo profondo, ha recitato in circa cinquanta film e soprattutto in varie produzioni televisive che gli hanno procurato un successo ed una popolarità insapettati. Grande estimatore di Gian Maria Volonté - con cui recitò in "Porte Aperte", del 1990 - ne ha in qualche modo seguito la scia, prestando il proprio volto a diversi protagonisti della nostra storia: dall'anarchico Bartolomeo Vanzetti all'ingegner Fedele Cova - progettista e costruttore dell'Autostrada del Sole -, dal magistrato Francesco Coco - assassinato dalle Br - al giudice Giovanni Falcone, una delle sue interpretazioni più riuscite (a mio avviso).
È sempre molto facile lodare chi non c'è più. Però io credo che Ennio Fantastichini, che aveva ancora tanto da offrire al suo pubblico - 63 anni sono pochi - , resterà per tutti un attore moderno, appartenente ad una "relativa" nuova generazione di artisti, ma degno dei "mostri" della passata cinematografia, comica e non. In altre parole, un "grande" d'altri tempi. E sebbene avessi voluto omaggiarlo in occasione di un suo ennesimo successo e non a poche ore dalla scomparsa, mi consola il fatto di aver potuto dedicare alla sua straordinaria figura il centesimo articolo di questo blog. Ciao Ennio!
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