WORLD TELEVISION DAY: EVVIVA LE TELEVISIONI!
A partire dal 3 gennaio del 1954, con la nascita della Rai - Radiotelevisione Italiana, un misterioso oggetto, enorme ed ingombrante, cominciava ad entrare nelle nostre vite rivoluzionandole.
Era il televisore o, meglio, la "televisione", così come tutti cominciarono a chiamarlo.
Nasceva così un nuovo modo di trascorrere il tempo ed informarsi su ciò che accadeva intorno a noi.
A quel tempo, ad avere un televisore in casa, erano pochissimi. Alcuni, si recavano a casa di parenti o amici più "fortunati". Altri, invece, andavano ad assistere alle trasmissioni nei bar, nei dopolavoro o nelle sedi di partito. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti. Sono cambiati i televisori ed è cambiata la televisione. Si è passati da enormi parallelepipedi rivestiti in bachelite, a schermi ultrapiatti, dalle valvole ai microchip, dal "bianco e nero" al "colore". Si è passati dall'unico "Telegiornale della sera" e gli spot di "Carosello", ai Tg flash e alle insistenti e continue pubblicità. Dal monopolio di Stato Rai alla comparsa di Mediaset e delle Tv private regionali. Dall'analogico al digitale, dall'etere al web. Ma, nonostante i mille cambiamenti, la televisione è sempre qui con noi. Oggi ancora più "vicina", grazie agli smartphone e alle moderne tecnologie on demand. E sebbene - non neghiamolo - ci sia in giro molta "spazzatura", la Tv resta comunque un punto di riferimento importante per tutti noi. Fonte principale di informazione attraverso telegiornali, programmi di approfondimento e di cultura. Ma anche intrattenimento, grazie alle fiction, ai film e ai varietà televisivi.
Oggi, 21 novembre, è il World Television Day, la giornata mondiale della televisione. Una festa per celebrare l'importanza del piccolo schermo nella nostra quotidianità. Come confermano i dati Auditel, gli indici di ascolto, sempre alti ogni qual volta compaiono in video programmi di qualità. Pertanto, come cantavano quelli di "Indietro tutta!" - Renzo Arbore e Nino Frassica - non ci resta che esultare unanimi: "Evviva le televisioni!".
A quel tempo, ad avere un televisore in casa, erano pochissimi. Alcuni, si recavano a casa di parenti o amici più "fortunati". Altri, invece, andavano ad assistere alle trasmissioni nei bar, nei dopolavoro o nelle sedi di partito. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti. Sono cambiati i televisori ed è cambiata la televisione. Si è passati da enormi parallelepipedi rivestiti in bachelite, a schermi ultrapiatti, dalle valvole ai microchip, dal "bianco e nero" al "colore". Si è passati dall'unico "Telegiornale della sera" e gli spot di "Carosello", ai Tg flash e alle insistenti e continue pubblicità. Dal monopolio di Stato Rai alla comparsa di Mediaset e delle Tv private regionali. Dall'analogico al digitale, dall'etere al web. Ma, nonostante i mille cambiamenti, la televisione è sempre qui con noi. Oggi ancora più "vicina", grazie agli smartphone e alle moderne tecnologie on demand. E sebbene - non neghiamolo - ci sia in giro molta "spazzatura", la Tv resta comunque un punto di riferimento importante per tutti noi. Fonte principale di informazione attraverso telegiornali, programmi di approfondimento e di cultura. Ma anche intrattenimento, grazie alle fiction, ai film e ai varietà televisivi.
Oggi, 21 novembre, è il World Television Day, la giornata mondiale della televisione. Una festa per celebrare l'importanza del piccolo schermo nella nostra quotidianità. Come confermano i dati Auditel, gli indici di ascolto, sempre alti ogni qual volta compaiono in video programmi di qualità. Pertanto, come cantavano quelli di "Indietro tutta!" - Renzo Arbore e Nino Frassica - non ci resta che esultare unanimi: "Evviva le televisioni!".
Commenti
Posta un commento