LE STELLE STANNO AD ASPETTARE!
"È una notte con qualcosa di speciale". Così definiva Lorenzo Jovanotti la notte del 10 agosto: quella di San Lorenzo e delle stelle cadenti. E noi non possiamo certo dargli torto, visto che la notte che ci apprestiamo a vivere è uno degli spettacoli più attesi dell'estate.
Che poi - astronomicamente parlando - lo sciame di Perseadi che passerà sopra le nostre teste non si possa definire una pioggia di stelle vere e proprie, poco importa.
Ciò che conta è che facciano il loro dovere: aiutarci a realizzare i nostri sogni.
Che l'uomo abbia da sempre rivolto lo sguardo al cielo è storia nota: hanno cominciato i primi ominidi preistorici, chiedendosi cosa ci fosse oltre quel buio immenso, puntellato di luci. Poi i Greci e i Romani, che vedevano nei fenomeni celesti la manifestazione della volontà degli Dei.
Ma il firmamento ha anche ispirato decine e decine di poeti. E come non poteva suscitare "ispirazione" il fenomeno delle stelle cadenti. Famosissima resta senz'altro la poesia "X Agosto" di Giovanni Pascoli, nella quale il poeta romagnolo vede nella pioggia di stelle un "pianto celeste" per la morte del padre, assassinato proprio la notte del 10 agosto.
Interpretazione che non si discosta molto da quella cristiana, che ha fissato in quel giorno la festività del Santo Lorenzo, interpretando il luccichio stellare come le braci su cui il santo subì il martirio.
Comunque, al di là dei cenni storici, quel che a noi interessa è riuscire ad intercettare la stella propizia. Pertanto, tutti col naso all'insù da stasera fino al 13 agosto (picco massimo di visibilità).
Puntate i vostri occhi in alto, individuate la stella giusta, fate mente locale su ciò che davvero conta per voi ed esprimete i vostri desideri. Come cantava Eugenio Finardi: "Le stelle stanno ad aspettare".
"È una notte con qualcosa di speciale". Così definiva Lorenzo Jovanotti la notte del 10 agosto: quella di San Lorenzo e delle stelle cadenti. E noi non possiamo certo dargli torto, visto che la notte che ci apprestiamo a vivere è uno degli spettacoli più attesi dell'estate.
Che poi - astronomicamente parlando - lo sciame di Perseadi che passerà sopra le nostre teste non si possa definire una pioggia di stelle vere e proprie, poco importa.
Ciò che conta è che facciano il loro dovere: aiutarci a realizzare i nostri sogni.
Che l'uomo abbia da sempre rivolto lo sguardo al cielo è storia nota: hanno cominciato i primi ominidi preistorici, chiedendosi cosa ci fosse oltre quel buio immenso, puntellato di luci. Poi i Greci e i Romani, che vedevano nei fenomeni celesti la manifestazione della volontà degli Dei.
Ma il firmamento ha anche ispirato decine e decine di poeti. E come non poteva suscitare "ispirazione" il fenomeno delle stelle cadenti. Famosissima resta senz'altro la poesia "X Agosto" di Giovanni Pascoli, nella quale il poeta romagnolo vede nella pioggia di stelle un "pianto celeste" per la morte del padre, assassinato proprio la notte del 10 agosto.
Interpretazione che non si discosta molto da quella cristiana, che ha fissato in quel giorno la festività del Santo Lorenzo, interpretando il luccichio stellare come le braci su cui il santo subì il martirio.
Comunque, al di là dei cenni storici, quel che a noi interessa è riuscire ad intercettare la stella propizia. Pertanto, tutti col naso all'insù da stasera fino al 13 agosto (picco massimo di visibilità).
Puntate i vostri occhi in alto, individuate la stella giusta, fate mente locale su ciò che davvero conta per voi ed esprimete i vostri desideri. Come cantava Eugenio Finardi: "Le stelle stanno ad aspettare".
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