LA NOTTE CI INSEGNA A VIVERE!
È un appuntamento importante, la notte. Ci si ritrova "a tu per tu" con la propria coscienza.
È l'unico momento in cui si apprezza davvero la solitudine. Personalmente adoro la notte.
Mi piace uscire di notte, ma anche restare in casa, sveglio, magari a leggere o a scrivere.
Oppure starmene in una stanza da solo, al buio, dietro una finestra. Contemplare in silenzio: il cielo stellato, i profili delle case illuminate dalla luna, le finestre accese nei palazzi, i contorni delle strade disegnati dai lampioni.
Nella notte tutto si dissolve: preoccupazioni, dubbi, delusioni quotidiane, paure e moti d'ira.
Ogni remora scompare. Quell'enorme buco nero che sembra inghiottire tutto, anche noi stessi, è in realtà un vero e proprio rifugio.
Al sicuro di quel manto nero, che ci avvolge, che ci abbraccia, ci sentiamo liberi: di pensare, sognare, amare. La notte sembra tranquillizzarci. Sembra dirci: non temete, tutto si sistema.
Quel silenzio è magico: ci infonde fiducia, ci intima a non disperare. Così, una carica di buon umore si impossessa dei nostri corpi.
Però al mattino, quando un raggio di sole entra prepotentemente nelle nostre stanze o - peggio - la sveglia ci fa balzare in piedi, crediamo che sia stata tutta un'illusione.
Come se il buio avesse fagocitato tutto ciò che non andava, ed ora il sole l'avesse preso in consegna per sbattercelo nuovamente in faccia: "l'eterno ritorno" di cui parlava qualcuno.
Ma, a mio avviso, l'errore è proprio questo: non mettere in pratica ciò che la notte ci ha suggerito.
"La notte porta consiglio", dice un vecchio detto, ed è così: spesso in quel blu immenso, capace di rasserenare anche gli animi più tormentati, siamo in grado di prendere decisioni importanti, di trovare soluzioni a problemi che sembravano insolubili. Il buio ci invita a non aver paura delle difficoltà, perché saranno quelle stesse difficoltà ad indicarci una via di uscita, magari alla luce della luna.
In sostanza, la notte è come un bravo maestro: affascinante, severa, rigida ma in grado di insegnarci la cosa più importante.Vivere!
È un appuntamento importante, la notte. Ci si ritrova "a tu per tu" con la propria coscienza.
È l'unico momento in cui si apprezza davvero la solitudine. Personalmente adoro la notte.
Mi piace uscire di notte, ma anche restare in casa, sveglio, magari a leggere o a scrivere.
Oppure starmene in una stanza da solo, al buio, dietro una finestra. Contemplare in silenzio: il cielo stellato, i profili delle case illuminate dalla luna, le finestre accese nei palazzi, i contorni delle strade disegnati dai lampioni.
Nella notte tutto si dissolve: preoccupazioni, dubbi, delusioni quotidiane, paure e moti d'ira.
Ogni remora scompare. Quell'enorme buco nero che sembra inghiottire tutto, anche noi stessi, è in realtà un vero e proprio rifugio.
Al sicuro di quel manto nero, che ci avvolge, che ci abbraccia, ci sentiamo liberi: di pensare, sognare, amare. La notte sembra tranquillizzarci. Sembra dirci: non temete, tutto si sistema.
Quel silenzio è magico: ci infonde fiducia, ci intima a non disperare. Così, una carica di buon umore si impossessa dei nostri corpi.
Però al mattino, quando un raggio di sole entra prepotentemente nelle nostre stanze o - peggio - la sveglia ci fa balzare in piedi, crediamo che sia stata tutta un'illusione.
Come se il buio avesse fagocitato tutto ciò che non andava, ed ora il sole l'avesse preso in consegna per sbattercelo nuovamente in faccia: "l'eterno ritorno" di cui parlava qualcuno.
Ma, a mio avviso, l'errore è proprio questo: non mettere in pratica ciò che la notte ci ha suggerito.
"La notte porta consiglio", dice un vecchio detto, ed è così: spesso in quel blu immenso, capace di rasserenare anche gli animi più tormentati, siamo in grado di prendere decisioni importanti, di trovare soluzioni a problemi che sembravano insolubili. Il buio ci invita a non aver paura delle difficoltà, perché saranno quelle stesse difficoltà ad indicarci una via di uscita, magari alla luce della luna.
In sostanza, la notte è come un bravo maestro: affascinante, severa, rigida ma in grado di insegnarci la cosa più importante.Vivere!
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