IL NATALE DI ROMA
2771 anni fa nasceva la Città Eterna. Secondo quanto riportato dallo storico Marco Terenzio Varrone, proprio oggi, il 21 aprile del 753 a.C. , Romolo - uno dei due gemelli salvati dalla lupa -, tracciando un solco con l'aratro, fondò Roma.
Iniziò così la storia di una delle civiltà più longeve e straordinarie che siano mai esistite: quella romana. La locuzione latina "ab Urbe condita" - "dalla fondazione di Roma"- cominciò ad essere utilizzata a partire dall'imperatore Claudio, il quale decise di adottare ufficialmente la "cronologia varroniana" (sistema di calcolo del tempo, tutt'oggi utilizzato dagli storici) per il conteggio degli anni.
Da allora, il 21 aprile diventò una occasione per onorare la nascita dell'Impero, per ricordare "come tutto ebbe inizio": "Dies Romana", il Natale di Roma.
Con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente e la progressiva colonizzazione dell'Italia ad opera dei popoli barbari - nonché il diffondersi della religione cristiana - questa festa, come molte altre usanze legate al mos maiorum (il costume degli antichi), scomparve.
Il recupero di questa antica tradizione si ha negli anni '20 del secolo scorso, con la salita al potere di Benito Mussolini. Il Duce, infatti, ispirò apertamente il suo Regime al simbolismo dell'Antica Roma: il fascio littorio, il saluto romano. Il suo intento era proprio quello di rendere Roma la capitale di un nuovo Impero, quello Fascista. Fu così che, a partire dal 1922, la celebrazione del Natale di Roma venne "pomposamente" ripristinata, e fu fissata al 21 aprile anche la Festa Nazionale del Lavoro.
In sostanza, la Fondazione di Roma divenne un ricorrenza onorata in tutte le città dell'Italia Fascista.
Con la morte di Mussolini e la fine della Seconda Guerra, nel 1945, si tornò a celebrare la Festa del Lavoro il 1° maggio, ed il 21 aprile non venne più festeggiato a livello nazionale. Restò, però, una ricorrenza cara alla popolazione romana, che continuò a rendere omaggio alla propria "stirpe".
Infatti, tuttora, il Natale di Roma è annualmente festeggiato nella Capitale, con il patrocinio del Comune. Ed anche quest'anno, tra oggi e domani, sono previste una serie di iniziative per onorare la fondazione dell'Urbe: eventi istituzionali, spettacoli, musica, mostre, musei aperti e tanto altro.
Da allora, il 21 aprile diventò una occasione per onorare la nascita dell'Impero, per ricordare "come tutto ebbe inizio": "Dies Romana", il Natale di Roma.
Con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente e la progressiva colonizzazione dell'Italia ad opera dei popoli barbari - nonché il diffondersi della religione cristiana - questa festa, come molte altre usanze legate al mos maiorum (il costume degli antichi), scomparve.
Il recupero di questa antica tradizione si ha negli anni '20 del secolo scorso, con la salita al potere di Benito Mussolini. Il Duce, infatti, ispirò apertamente il suo Regime al simbolismo dell'Antica Roma: il fascio littorio, il saluto romano. Il suo intento era proprio quello di rendere Roma la capitale di un nuovo Impero, quello Fascista. Fu così che, a partire dal 1922, la celebrazione del Natale di Roma venne "pomposamente" ripristinata, e fu fissata al 21 aprile anche la Festa Nazionale del Lavoro.
In sostanza, la Fondazione di Roma divenne un ricorrenza onorata in tutte le città dell'Italia Fascista.
Con la morte di Mussolini e la fine della Seconda Guerra, nel 1945, si tornò a celebrare la Festa del Lavoro il 1° maggio, ed il 21 aprile non venne più festeggiato a livello nazionale. Restò, però, una ricorrenza cara alla popolazione romana, che continuò a rendere omaggio alla propria "stirpe".
Infatti, tuttora, il Natale di Roma è annualmente festeggiato nella Capitale, con il patrocinio del Comune. Ed anche quest'anno, tra oggi e domani, sono previste una serie di iniziative per onorare la fondazione dell'Urbe: eventi istituzionali, spettacoli, musica, mostre, musei aperti e tanto altro.
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