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CHE "L'ULTIMA CORSA" RESTI SOLO UN FILM


Stavamo per dire addio a "L'ultima carrozzella", per citare un noto film con protagonista Aldo Fabrizi. Invece il pericolo è momentaneamente scampato. Infatti, l' annunciata richiesta di soppressione delle "botticelle" romane - le caratteristiche carrozzelle trainate da cavalli, molto amate dai turisti - è andata in fumo per motivazioni tecnico-giuridiche, non dipendenti direttamente dal Comune di Roma. Ciò ha naturalmente suscitato, da un lato il disappunto degli animalisti - i primi a sostenere l'abolizione delle carrozzelle per salvaguardare la salute degli animali - e dall'altro la gioia dei vetturini romani - i conducenti delle botticelle.



Vi confido che a me la notizia ha fatto molto piacere, perché penso che le carrozzelle ed i vetturini facciano parte della nostra storia, di una tradizione un tempo diffusissima in tutta la Penisola, ed oggi rimasta miracolosamente soltanto nella Città Eterna. Sono per il rispetto degli animali e quindi comprendo benissimo le ragioni degli animalisti - alla luce anche di molti incidenti ed abusi avvenuti a scapito dei poveri quadrupedi. Una metropoli come Roma, supertrafficata fin dalle prime ore del mattino, caotica, nonostante le molte aree pedonali e Ztl, non si presta proprio bene alla circolazione delle carrozzelle. Però penso che bisognerebbe risolvere i problemi logistici - ad esempio creando percorsi ad hoc, tragitti meno "faticosi" all'interno di aree poco o per nulla trafficate - ma non porre fine a questa tradizione. Infatti, quello del vetturino (colui che conduce carrozze trainate da cavalli)  è un mestiere antichissimo. Si può dire che sia nato in contemporanea con la scoperta del cavallo quale animale da traino. Essenzialmente, quando cominciò a presentarsi il problema degli spostamenti soprattutto nelle grandi città, dove la gente più povera non disponeva di una carrozza privata.


Da allora, il nostro Paese cominciò ad essere invaso da carrozzelle e vetturini. Ai primi del '900, con la comparsa delle prime automobili, i vetturini furono gradualmente affiancati dai tassisti. In realtà, però, tale processo avvenne - in maniera significativa - a cavallo tra gli anni '50 e '60 del secolo scorso. Fino ad allora, infatti (e per molti anni dopo) vetturini e tassisti continuarono a convivere parallelamente.
D'altronde poi, col tempo, ai vetturini fu sostanzialmente affidato il compito di portare in giro i turisti, lasciando ai tassisti le funzioni ordinarie.
Ed è proprio con questa sola funzione che le carrozzelle sono sopravvissute fino agli inizi degli anni '80, quando la loro presenza è andata via via diradandosi. Un tempo tutte le principali città italiane erano piene di carrozzelle che portavano a passeggio i turisti per monumenti e parchi:  Milano, Roma, Napoli, Firenze. Col passare degli anni poi, a causa della scomparsa dei vetturini stessi (e della mancanza di "eredi" professionali) nonché dell'aumentare del traffico e dello smog, tale mestiere è stato soffocato quasi completamente. L'unica città a resistere, appunto, è stata Roma. Sarebbe un peccato che scomparissero anche di lì. Ancora una volta i romani hanno dimostrato un occhio di riguardo verso i costumi e le usanze popolari.
Spero che questa antica tradizione venga salvaguardata - sempre nel rispetto degli animali - e che "L'ultima corsa" resti soltanto quella cinematografica del cavallo Nestore e del vetturino Gaetano, interpretato da Alberto Sordi, in un film memorabile.

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