BUON COMPLEANNO PATTY: L'ETERNA RAGAZZA DEL PIPER!
"Gli uomini preferiscono le bionde" - ricorda il titolo di un vecchio film. Tra queste "preferite" - a mio avviso - va sicuramente inclusa una grande artista (bionda) che oggi compie - a detta dell'anagrafe - ben 70 anni: Patty Pravo.
Esponente di spicco della canzone pop-melodica italiana, Nicoletta Strambelli - questo il suo vero nome - , mostra fin da subito una forte avversione alle regole e alle imposizioni.
Ancora adolescente, abbandona le Calli e le gondole della sua Venezia per fuggire prima a Londra e poi a Roma - dove nascerà "Patty".
Se - come ho detto in altre occasioni - la musica è in grado di fare storia, senz'altro la carriera e la vita di Nicoletta descrivono al meglio quell'epoca. Parliamo del 1965: sono passati gli anni del Boom Economico e si avvicina la crisi, con la "contestazione": i giovani cercano in tutti i modi di alzare la testa, di far sentire la propria voce. Specialmente le donne che hanno a cuore, prima di tutto, la rivoluzione sessista e sessuale che permise loro di emanciparsi dal ruolo di "angelo del focolare", di moglie e madre. Patty è proprio una di loro: con i suoi capelli biondo platino, gli stivaloni di pelle, lustrini e paillette, diventa un idolo per i giovani del tempo. La sua vita incarna alla perfezione l'atmosfera libertina e rivoluzionaria della seconda metà degli anni '60. Dopo esser stata scoperta da Alberigo Crocetta presso il Piper Club di Roma - notissimo locale beat del tempo - incominciò la sua carriera. Nel 1966 uscì il suo primo singolo, "Ragazzo triste". L'anno successivo fu la volta di "Se perdo te" (versione italiana del brano "The time has come" di Arnold). Ma il successo vero arrivò nel 1968 con "La bambola".
Gli anni '70 segnarono la consacrazione della cantante: si partì con la partecipazione al Festival di Sanremo del 1970, col brano "la spada nel cuore", in coppia con Little Tony. Fu poi un susseguirsi di successi. Tra i più noti: "Pazza idea" del 1973 e "Pensiero stupendo", del 1977. Nel decennio successivo si diede ad un periodo di riflessione e ricerca musicale, sbarcando negli Stati Uniti. Complici anche le numerose critiche di cui fu oggetto e alle quali, in qualche modo, voleva sfuggire: difatti, sul piano personale, ha sempre condotto una vita abbastanza "sopra le righe". In rispetto al suo desiderio di libertà e di autonomia ha avuto una vita molto movimentata, soprattutto dal punto di vista sentimentale. Ha "collezionato" molti amori. Cinque matrimoni - conclusisi con cinque divorzi. Paparazzatissima la storia d'amore con il cantante Riccardo Fogli (allora membro de "I Pooh") che sposò in Scozia nel 1974 - con un rito mai legalmente riconosciuto in Italia. Nonostante, però, l'allontanamento dall'Italia continuò a fare notizia: discutissima fu la sua comparsa - senza veli - sulla nota rivista Playboy, nel 1981.
Negli anni '90 ci fu un periodo di eclissi parziale. Viaggiò ancora, soggiornando in Cina, dove pubblicò nel 1994 l'album "ideogrammi". Il ritorno, che la portò nuovamente agli onori della cronaca, fu la sua partecipazione al Festival del 1997 con il famoso brano "...E dimmi che non vuoi morire" , scritto da Ivano Fossati. Nonostante la canzone si classificò soltanto in ottava posizione, permise alla Pravo di ritornare alla fama di un tempo, riscuotendo successo anche tra le nuove generazioni.
Così, si affacciò al nuovo millennio che - in diciotto anni - l'ha rivista protagonista, col ricorrere di numerosi anniversari: nel 2008, infatti, ha pubblicato un nuova versione de "La bambola", per i quarant'anni dalla sua prima pubblicazione, e nel 2016, in occasione dei 50 anni di carriera, è ritornata al Festival con un brano di immediato successo - che personalmente adoro - ,"Cieli immensi". E chissà cosa ancora ha in serbo il futuro per quella che oggi, divenuta una fascinosa donna ed artista italiana, conserva ancora la carica, la grinta e quel pizzico di follia della giovane "Ragazza del Piper" che ha abbandonato la laguna veneziana per nuotare senza paura verso un oceano di successi. Buon compleanno Patty!
"Gli uomini preferiscono le bionde" - ricorda il titolo di un vecchio film. Tra queste "preferite" - a mio avviso - va sicuramente inclusa una grande artista (bionda) che oggi compie - a detta dell'anagrafe - ben 70 anni: Patty Pravo.
Esponente di spicco della canzone pop-melodica italiana, Nicoletta Strambelli - questo il suo vero nome - , mostra fin da subito una forte avversione alle regole e alle imposizioni.
Ancora adolescente, abbandona le Calli e le gondole della sua Venezia per fuggire prima a Londra e poi a Roma - dove nascerà "Patty".
Se - come ho detto in altre occasioni - la musica è in grado di fare storia, senz'altro la carriera e la vita di Nicoletta descrivono al meglio quell'epoca. Parliamo del 1965: sono passati gli anni del Boom Economico e si avvicina la crisi, con la "contestazione": i giovani cercano in tutti i modi di alzare la testa, di far sentire la propria voce. Specialmente le donne che hanno a cuore, prima di tutto, la rivoluzione sessista e sessuale che permise loro di emanciparsi dal ruolo di "angelo del focolare", di moglie e madre. Patty è proprio una di loro: con i suoi capelli biondo platino, gli stivaloni di pelle, lustrini e paillette, diventa un idolo per i giovani del tempo. La sua vita incarna alla perfezione l'atmosfera libertina e rivoluzionaria della seconda metà degli anni '60. Dopo esser stata scoperta da Alberigo Crocetta presso il Piper Club di Roma - notissimo locale beat del tempo - incominciò la sua carriera. Nel 1966 uscì il suo primo singolo, "Ragazzo triste". L'anno successivo fu la volta di "Se perdo te" (versione italiana del brano "The time has come" di Arnold). Ma il successo vero arrivò nel 1968 con "La bambola".
Gli anni '70 segnarono la consacrazione della cantante: si partì con la partecipazione al Festival di Sanremo del 1970, col brano "la spada nel cuore", in coppia con Little Tony. Fu poi un susseguirsi di successi. Tra i più noti: "Pazza idea" del 1973 e "Pensiero stupendo", del 1977. Nel decennio successivo si diede ad un periodo di riflessione e ricerca musicale, sbarcando negli Stati Uniti. Complici anche le numerose critiche di cui fu oggetto e alle quali, in qualche modo, voleva sfuggire: difatti, sul piano personale, ha sempre condotto una vita abbastanza "sopra le righe". In rispetto al suo desiderio di libertà e di autonomia ha avuto una vita molto movimentata, soprattutto dal punto di vista sentimentale. Ha "collezionato" molti amori. Cinque matrimoni - conclusisi con cinque divorzi. Paparazzatissima la storia d'amore con il cantante Riccardo Fogli (allora membro de "I Pooh") che sposò in Scozia nel 1974 - con un rito mai legalmente riconosciuto in Italia. Nonostante, però, l'allontanamento dall'Italia continuò a fare notizia: discutissima fu la sua comparsa - senza veli - sulla nota rivista Playboy, nel 1981.
Negli anni '90 ci fu un periodo di eclissi parziale. Viaggiò ancora, soggiornando in Cina, dove pubblicò nel 1994 l'album "ideogrammi". Il ritorno, che la portò nuovamente agli onori della cronaca, fu la sua partecipazione al Festival del 1997 con il famoso brano "...E dimmi che non vuoi morire" , scritto da Ivano Fossati. Nonostante la canzone si classificò soltanto in ottava posizione, permise alla Pravo di ritornare alla fama di un tempo, riscuotendo successo anche tra le nuove generazioni.
Così, si affacciò al nuovo millennio che - in diciotto anni - l'ha rivista protagonista, col ricorrere di numerosi anniversari: nel 2008, infatti, ha pubblicato un nuova versione de "La bambola", per i quarant'anni dalla sua prima pubblicazione, e nel 2016, in occasione dei 50 anni di carriera, è ritornata al Festival con un brano di immediato successo - che personalmente adoro - ,"Cieli immensi". E chissà cosa ancora ha in serbo il futuro per quella che oggi, divenuta una fascinosa donna ed artista italiana, conserva ancora la carica, la grinta e quel pizzico di follia della giovane "Ragazza del Piper" che ha abbandonato la laguna veneziana per nuotare senza paura verso un oceano di successi. Buon compleanno Patty!
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