MORTO LUIGI DE FILIPPO : DUE ANNI FA LA LAUREA HONORIS CAUSA PRESSO L'UNIBAS
Con gran dispiacere ho saputo della scomparsa di Luigi De Filippo, figlio di Peppino e nipote del grande Eduardo, geni del teatro partenopeo. Voglio ricordarlo con questo articolo redatto circa due anni fa, in occasione della laurea honoris causa conferitagli dall'Università degli Studi della Basilicata a Potenza.
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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELLA BASILICATA : LAUREA HONORIS CAUSA AL MAESTRO LUIGI DE FILIPPO
La rettrice: “Un atto dovuto a chi si è sempre prodigato per la diffusione della cultura, tema, questo, caro all’Università e al suo ruolo sociale ”
Una fragorosa standing ovation accoglie il maestro Luigi De Filippo al suo ingresso nell’Aula Quadrifoglio, presso la sede di Via Nazario Sauro dell’Università degli Studi della Basilicata. All’erede della gloriosa famiglia teatrale napoletana (figlio di Peppino e nipote del grande Eduardo ) è stata conferita la laurea honoris causa in "Scienze Filosofiche e della Comunicazione", alla presenza della rettrice dell’università, Aurelia Sole, e del presidente del Dipartimento di Scienze Umane, il professor Paolo Augusto Masullo. All’evento erano presenti anche i consiglieri del corso di studio - le professoresse Manuela Geri e Patrizia Del Puente -, alcune autorità civili e militari e soprattutto tanta gente comune, studenti e semplici cittadini.
“ È un grande onore ospitare il maestro De Filippo” - ha detto la rettrice dando inizio alla cerimonia - “ È un atto giusto, dovuto, omaggiare l’alto valore della sua opera da sempre al centro delle più alte manifestazioni culturali”. Ed ha aggiunto - “È questa, inoltre, un’occasione per riflettere sul ruolo dell’Università, che opera e deve operare attivamente per diffondere la cultura, da sempre al centro dello sviluppo della nostra società”. “De Filippo ha saputo mantenere teso il filo della lunga tradizione familiare” - ha continuato il prof. Masullo, direttore del Disu (Dipartimento di Scienze Umane), - “aumentando nei giovani la curiosità e la voglia di intraprendere una strada difficile, ma ricca di soddisfazioni, come quella del teatro”. Successivamente è intervenuta la professoressa Patrizia Del Puente che, nella sua Laudatio, ha ripercorso brevemente la carriera del Maestro.
Luigi De Filippo ha debuttato nella compagnia paterna nel 1951, a 21 anni. Nel corso degli anni ’60 ha preso parte ad alcuni film del genere della commedia all’italiana, ma il teatro è la sua passione ed a quello si dedicherà prevalentemente. Nel 1978 lasciò la compagnia paterna costituendone una propria. È stato direttore artistico del Teatro delle Muse di Roma e, dal 2011, è direttore del Teatro Parioli, che ha assunto il nome di "Teatro Parioli - Peppino De Filippo". Ha scritto molte opere di successo tra cui : “La commedia del re buffone e del buffone re”, “Storia strana su di una terrazza napoletana” e ”La fortuna di nascere a Napoli”.
Si è prodigato e si prodiga ancora molto per i giovani, tenendo corsi per ragazzi intenzionati ad intraprendere la carriera artistica. A testimonianza di ciò, l’intervento di due sue giovani allieve che hanno voluto prendere parte alla cerimonia per ringraziarlo di quanto ha fatto e continua a fare per loro “non risparmiandosi mai, nonostante i suoi 85 anni!”.
Successivamente è lo stesso maestro ad intervenire, tenendo una Lectio Magistralis molto toccante, nella quale ha illustrato ai presenti la sua carriera, fatta anche di momenti difficili, ma che non lo hanno mai portato a rinunciare alla sua passione. Ha cominciato dando una nozione di cos’è il teatro definendolo come “il racconto della lotta continua che fa l’uomo per dare un senso alla propria esistenza”, nonché “ medicina e veleno per l’uomo. Veleno in quanto affascina con la casualità e medicina perché aiuta a superare le deficienze del carattere”.
Ha poi specificato come al centro delle commedie dei De Filippo ci sia sempre stata la famiglia in quanto essa è fonte di ispirazione, sede di incomprensioni, marito-moglie, padre-figlio , “ e dalle incomprensioni si traggono spunti per i vari personaggi”. Non è un caso quindi il suo aver dedicato questa laurea alla sua famiglia, in particolare alle donne della sua famiglia, presenti alla cerimonia: la moglie Laura, la figlia Carolina e la nipote Emma Nicole.
Successivamente il conferimento della laurea e la consegna della pergamena da parte della rettrice Aurelia Sole, momento di forte commozione da parte di De Filippo, che ha generato un’ulteriore standing ovation del pubblico. La cerimonia si è poi conclusa con un piccolo concerto, piano e voce, a cura del Conservatorio Gesualdo da Venosa di Potenza. Infatti, la soprano Antonella Orofino e la pianista Ida Ponzo hanno omaggiato l’artista eseguendo celebri pezzi della canzone napoletana, come “Tamurriata nera” e “ ’O sole mio”.
04/05/2016
Con gran dispiacere ho saputo della scomparsa di Luigi De Filippo, figlio di Peppino e nipote del grande Eduardo, geni del teatro partenopeo. Voglio ricordarlo con questo articolo redatto circa due anni fa, in occasione della laurea honoris causa conferitagli dall'Università degli Studi della Basilicata a Potenza.
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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELLA BASILICATA : LAUREA HONORIS CAUSA AL MAESTRO LUIGI DE FILIPPO
La rettrice: “Un atto dovuto a chi si è sempre prodigato per la diffusione della cultura, tema, questo, caro all’Università e al suo ruolo sociale ”
Una fragorosa standing ovation accoglie il maestro Luigi De Filippo al suo ingresso nell’Aula Quadrifoglio, presso la sede di Via Nazario Sauro dell’Università degli Studi della Basilicata. All’erede della gloriosa famiglia teatrale napoletana (figlio di Peppino e nipote del grande Eduardo ) è stata conferita la laurea honoris causa in "Scienze Filosofiche e della Comunicazione", alla presenza della rettrice dell’università, Aurelia Sole, e del presidente del Dipartimento di Scienze Umane, il professor Paolo Augusto Masullo. All’evento erano presenti anche i consiglieri del corso di studio - le professoresse Manuela Geri e Patrizia Del Puente -, alcune autorità civili e militari e soprattutto tanta gente comune, studenti e semplici cittadini.
“ È un grande onore ospitare il maestro De Filippo” - ha detto la rettrice dando inizio alla cerimonia - “ È un atto giusto, dovuto, omaggiare l’alto valore della sua opera da sempre al centro delle più alte manifestazioni culturali”. Ed ha aggiunto - “È questa, inoltre, un’occasione per riflettere sul ruolo dell’Università, che opera e deve operare attivamente per diffondere la cultura, da sempre al centro dello sviluppo della nostra società”. “De Filippo ha saputo mantenere teso il filo della lunga tradizione familiare” - ha continuato il prof. Masullo, direttore del Disu (Dipartimento di Scienze Umane), - “aumentando nei giovani la curiosità e la voglia di intraprendere una strada difficile, ma ricca di soddisfazioni, come quella del teatro”. Successivamente è intervenuta la professoressa Patrizia Del Puente che, nella sua Laudatio, ha ripercorso brevemente la carriera del Maestro.
Luigi De Filippo ha debuttato nella compagnia paterna nel 1951, a 21 anni. Nel corso degli anni ’60 ha preso parte ad alcuni film del genere della commedia all’italiana, ma il teatro è la sua passione ed a quello si dedicherà prevalentemente. Nel 1978 lasciò la compagnia paterna costituendone una propria. È stato direttore artistico del Teatro delle Muse di Roma e, dal 2011, è direttore del Teatro Parioli, che ha assunto il nome di "Teatro Parioli - Peppino De Filippo". Ha scritto molte opere di successo tra cui : “La commedia del re buffone e del buffone re”, “Storia strana su di una terrazza napoletana” e ”La fortuna di nascere a Napoli”.
Si è prodigato e si prodiga ancora molto per i giovani, tenendo corsi per ragazzi intenzionati ad intraprendere la carriera artistica. A testimonianza di ciò, l’intervento di due sue giovani allieve che hanno voluto prendere parte alla cerimonia per ringraziarlo di quanto ha fatto e continua a fare per loro “non risparmiandosi mai, nonostante i suoi 85 anni!”.
Successivamente è lo stesso maestro ad intervenire, tenendo una Lectio Magistralis molto toccante, nella quale ha illustrato ai presenti la sua carriera, fatta anche di momenti difficili, ma che non lo hanno mai portato a rinunciare alla sua passione. Ha cominciato dando una nozione di cos’è il teatro definendolo come “il racconto della lotta continua che fa l’uomo per dare un senso alla propria esistenza”, nonché “ medicina e veleno per l’uomo. Veleno in quanto affascina con la casualità e medicina perché aiuta a superare le deficienze del carattere”.
Ha poi specificato come al centro delle commedie dei De Filippo ci sia sempre stata la famiglia in quanto essa è fonte di ispirazione, sede di incomprensioni, marito-moglie, padre-figlio , “ e dalle incomprensioni si traggono spunti per i vari personaggi”. Non è un caso quindi il suo aver dedicato questa laurea alla sua famiglia, in particolare alle donne della sua famiglia, presenti alla cerimonia: la moglie Laura, la figlia Carolina e la nipote Emma Nicole.
Successivamente il conferimento della laurea e la consegna della pergamena da parte della rettrice Aurelia Sole, momento di forte commozione da parte di De Filippo, che ha generato un’ulteriore standing ovation del pubblico. La cerimonia si è poi conclusa con un piccolo concerto, piano e voce, a cura del Conservatorio Gesualdo da Venosa di Potenza. Infatti, la soprano Antonella Orofino e la pianista Ida Ponzo hanno omaggiato l’artista eseguendo celebri pezzi della canzone napoletana, come “Tamurriata nera” e “ ’O sole mio”.
04/05/2016
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