"IL MIO NOME È THOMAS" : TERENCE HILL È TORNATO!
Camicia a quadri, giubotto di pelle, pantaloni multitasche, cappello da baseball e rayban a goccia. A vederlo non si direbbe, ma Terence Hill - al secolo Mario Girotti - compie oggi 79 anni.
Atletico, sportivo e sempre sorridente, conserva ancora oggi la dolcezza e l'entusiasmo di un ragazzino. E sembra non voler gettare la spugna.
Infatti, mentre su Rai 1 prosegue il successo della serie televisiva "Don Matteo" - arrivata all'undicesima stagione - , l'attore torna a vestire panni a lui cari.
Dopo vent'anni di assenza dal cinema torna infatti con un nuovo film - prodotto dalla Luxe Vide - di cui cura la stessa regia : "Il mio nome è Thomas". Si tratta di un film "on the road", girato tra l'Italia e la Spagna, e racconta di un uomo - Thomas - che intraprende un viaggio in solitaria, in sella alla sua motocicletta, una maestosa Harley Davidson.
Sul suo cammino, però, incontra la giovane Lucia (interpretata da Veronica Benedetta Bitto) che deciderà di seguirlo nella sua avventura, entrando prepotentemente nella sua vita e scombussolandola.
Il film è un omaggio - come ha dichiarato lo stesso Hill - a Bud Spencer, suo compagno di lavoro per quasi trent'anni : dal primo film "Dio perdona...io no!" del 1967 - in cui si ritrovarono insieme per caso - fino all'ultimo girato in coppia, "Botte di Natale" del 1994. Quest'ultimo - se si esclude "Potenza virtuale", del 1997, mai distribuito in Italia - rappresenta anche l'ultima apparizione di Terence sul grande schermo, che cominciò la sua carriera negli anni '50 e con il suo vero nome : Mario Girotti.
Nato a Venezia - il 29 marzo del 1939 - da padre italiano e madre tedesca, Mario passò gran parte dell'infanzia coi nonni materni, in Sassonia (Germania), e ,dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, si trasferì a Roma.
Fin da bambino cominciò a praticare sport, in particolare ginnastica artistica e nuoto. Proprio ad una gara di nuoto venne notato dal regista Dino Risi, che gli offrì un piccolo ruolo nel film "Vacanze col gangster". Era il 1951. Intraprese così la sua carriera, senza però abbandonare gli studi universitari - che anzi "finanziò" con i primi guadagni da attore. Celebri film a cui prese parte furono : "Lazzarella", del 1957, con Alessandra Panaro ,"Cerasella", del 1959, con Claudia Mori, e "Il Gattopardo", del 1963, per la regia di Luchino Visconti.
Tutti film in cui interpretò lo stereotipo del giovane rubacuori : alto, bello ed aitante. Con la seconda metà degli anni '60 ci fu poi l'approdo al western ed il vincente sodalizio con Carlo Pedersoli - in arte Bud Spencer. Sodalizio onorato nel 2010 con la consegna ad entrambi del David di Donatello alla carriera. Tra i film più noti della coppia Spencer-Hill ricordiamo : "I quattro dell'Ave Maria" , "Lo chiamavano Trinità...", "...più forte ragazzi!","Il mio nome è Nessuno" e "...altrimenti ci arrabbiamo!".
Poi, la crisi negli anni '90, a causa della morte prematura del figlio adottivo Ross - deceduto in un incidente stradale a soli 16 anni - che aveva recitato con lui nel film "Don Camillo", del 1983, e in "Renegade - un osso troppo duro", del 1987. Ciò lo allontanò parzialmente dalla cinepresa, tant'è vero che le sue apparizioni furono molto più limitate.
Infine, la rinascita nel nuovo millennio, con l'approdo in tv. Prima, col successo di Don Matteo (2000), il prete detective che aiuta i carabinieri di Gubbio ( poi di Spoleto) a risolvere intricati delitti - fiction in cui per la prima volta recita con la propria voce - e poi con film tv come "L'uomo che cavalcava nel buio" e "L'uomo che sognava con le aquile", tutti per la Rai. Come l'altra fiction di successo "Un passo dal cielo" dove, fino alla terza stagione, ha interpretato il ruolo del Forestale Pietro, capo della stazione di San Candido (in Alto Adige). Per Mediaset, invece, ha diretto se stesso nella miniserie "Doc West" per la regia di Giulio Base.
Fino ad arrivare ad oggi ed al suo ritorno sul grande schermo col genere che lo ha reso un'icona in tutto il mondo : il western. Nel nuovo film sono previsti anche dei rimandi alle pellicole del passato, come le famose "padellate" di fagioli piccanti e le celeberrime scazzottate. Infatti, il povero Thomas sarà "costretto" ad usare le maniere forti per difendere la sua compagna di viaggio. Nonostante le personalità molto differenti, tra i due però nascerà una bella amicizia. Come andrà a finire? Lo scopriremo a partire dal 19 aprile in tutte le sale italiane. Terence Hill è tornato!
Camicia a quadri, giubotto di pelle, pantaloni multitasche, cappello da baseball e rayban a goccia. A vederlo non si direbbe, ma Terence Hill - al secolo Mario Girotti - compie oggi 79 anni.
Atletico, sportivo e sempre sorridente, conserva ancora oggi la dolcezza e l'entusiasmo di un ragazzino. E sembra non voler gettare la spugna.
Infatti, mentre su Rai 1 prosegue il successo della serie televisiva "Don Matteo" - arrivata all'undicesima stagione - , l'attore torna a vestire panni a lui cari.
Dopo vent'anni di assenza dal cinema torna infatti con un nuovo film - prodotto dalla Luxe Vide - di cui cura la stessa regia : "Il mio nome è Thomas". Si tratta di un film "on the road", girato tra l'Italia e la Spagna, e racconta di un uomo - Thomas - che intraprende un viaggio in solitaria, in sella alla sua motocicletta, una maestosa Harley Davidson.
Sul suo cammino, però, incontra la giovane Lucia (interpretata da Veronica Benedetta Bitto) che deciderà di seguirlo nella sua avventura, entrando prepotentemente nella sua vita e scombussolandola.
Il film è un omaggio - come ha dichiarato lo stesso Hill - a Bud Spencer, suo compagno di lavoro per quasi trent'anni : dal primo film "Dio perdona...io no!" del 1967 - in cui si ritrovarono insieme per caso - fino all'ultimo girato in coppia, "Botte di Natale" del 1994. Quest'ultimo - se si esclude "Potenza virtuale", del 1997, mai distribuito in Italia - rappresenta anche l'ultima apparizione di Terence sul grande schermo, che cominciò la sua carriera negli anni '50 e con il suo vero nome : Mario Girotti.
Nato a Venezia - il 29 marzo del 1939 - da padre italiano e madre tedesca, Mario passò gran parte dell'infanzia coi nonni materni, in Sassonia (Germania), e ,dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, si trasferì a Roma.
Fin da bambino cominciò a praticare sport, in particolare ginnastica artistica e nuoto. Proprio ad una gara di nuoto venne notato dal regista Dino Risi, che gli offrì un piccolo ruolo nel film "Vacanze col gangster". Era il 1951. Intraprese così la sua carriera, senza però abbandonare gli studi universitari - che anzi "finanziò" con i primi guadagni da attore. Celebri film a cui prese parte furono : "Lazzarella", del 1957, con Alessandra Panaro ,"Cerasella", del 1959, con Claudia Mori, e "Il Gattopardo", del 1963, per la regia di Luchino Visconti.
Tutti film in cui interpretò lo stereotipo del giovane rubacuori : alto, bello ed aitante. Con la seconda metà degli anni '60 ci fu poi l'approdo al western ed il vincente sodalizio con Carlo Pedersoli - in arte Bud Spencer. Sodalizio onorato nel 2010 con la consegna ad entrambi del David di Donatello alla carriera. Tra i film più noti della coppia Spencer-Hill ricordiamo : "I quattro dell'Ave Maria" , "Lo chiamavano Trinità...", "...più forte ragazzi!","Il mio nome è Nessuno" e "...altrimenti ci arrabbiamo!".
Poi, la crisi negli anni '90, a causa della morte prematura del figlio adottivo Ross - deceduto in un incidente stradale a soli 16 anni - che aveva recitato con lui nel film "Don Camillo", del 1983, e in "Renegade - un osso troppo duro", del 1987. Ciò lo allontanò parzialmente dalla cinepresa, tant'è vero che le sue apparizioni furono molto più limitate.
Infine, la rinascita nel nuovo millennio, con l'approdo in tv. Prima, col successo di Don Matteo (2000), il prete detective che aiuta i carabinieri di Gubbio ( poi di Spoleto) a risolvere intricati delitti - fiction in cui per la prima volta recita con la propria voce - e poi con film tv come "L'uomo che cavalcava nel buio" e "L'uomo che sognava con le aquile", tutti per la Rai. Come l'altra fiction di successo "Un passo dal cielo" dove, fino alla terza stagione, ha interpretato il ruolo del Forestale Pietro, capo della stazione di San Candido (in Alto Adige). Per Mediaset, invece, ha diretto se stesso nella miniserie "Doc West" per la regia di Giulio Base.
Fino ad arrivare ad oggi ed al suo ritorno sul grande schermo col genere che lo ha reso un'icona in tutto il mondo : il western. Nel nuovo film sono previsti anche dei rimandi alle pellicole del passato, come le famose "padellate" di fagioli piccanti e le celeberrime scazzottate. Infatti, il povero Thomas sarà "costretto" ad usare le maniere forti per difendere la sua compagna di viaggio. Nonostante le personalità molto differenti, tra i due però nascerà una bella amicizia. Come andrà a finire? Lo scopriremo a partire dal 19 aprile in tutte le sale italiane. Terence Hill è tornato!
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