CIAO FABRIZIO
È una di quelle notizie che non vorresti mai ricevere. Ho appena appreso della morte di Fabrizio Frizzi, "il signore della televisione italiana". Era da tempo malato. Come sappiamo tutti, si era già sentito male. Poi, però, si era ripreso e un po' di speranza si era riaccesa: in lui, nei suoi familiari ed in tutti noi, suoi telespettatori, che con piacere lo abbiamo visto ritornare in tv, al timone de "L'Eredità".
Però non c'è stato nulla da fare. Con il sorriso e con ancora tanta voglia di vivere, Fabrizio ha lottato fino all'ultimo senza perdere mai la fiducia, continuando a fare quello che amava. Ma "il Golia" da combattere era troppo forte e non ce l'ha fatta.
La mia infanzia televisiva è legata a lui. Ricordo con molta nostalgia il programma "Scommettiamo che...?" - in cui vestì i panni di Superman, che io adoravo - e la fiction Rai "Non lasciamoci più", in cui interpretava la parte di un avvocato sempre pronto ad aiutare il prossimo, pensando di più alla felicità dell'uomo che alla parcella. Era, credo, un ruolo che ne rispecchiava molto il carattere, perché a vederlo in tv era proprio così: un vero signore. Elegante, gentile, educato, con il sorriso stampato sulle labbra. Sorriso che ha conservato fino all'ultimo, nonostante tutto. Grazie Fabrizio per i bei momenti che ci hai donato!
È una di quelle notizie che non vorresti mai ricevere. Ho appena appreso della morte di Fabrizio Frizzi, "il signore della televisione italiana". Era da tempo malato. Come sappiamo tutti, si era già sentito male. Poi, però, si era ripreso e un po' di speranza si era riaccesa: in lui, nei suoi familiari ed in tutti noi, suoi telespettatori, che con piacere lo abbiamo visto ritornare in tv, al timone de "L'Eredità".
La mia infanzia televisiva è legata a lui. Ricordo con molta nostalgia il programma "Scommettiamo che...?" - in cui vestì i panni di Superman, che io adoravo - e la fiction Rai "Non lasciamoci più", in cui interpretava la parte di un avvocato sempre pronto ad aiutare il prossimo, pensando di più alla felicità dell'uomo che alla parcella. Era, credo, un ruolo che ne rispecchiava molto il carattere, perché a vederlo in tv era proprio così: un vero signore. Elegante, gentile, educato, con il sorriso stampato sulle labbra. Sorriso che ha conservato fino all'ultimo, nonostante tutto. Grazie Fabrizio per i bei momenti che ci hai donato!
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